LE GUERRE HORRENDE - Il racconto della follia della Guerra
La vicenda ruota intorno alle storie intrecciate di tre personaggi:
il Capitano, ragazzo del ’99, eccentrico reduce della Grande Guerra e del secondo conflitto mondiale, ritiratosi a vivere in un misterioso bosco, con il suo vecchio carrozzone da circo, insieme ad un
giovane ed strambo scudiero. I due trascorrono tutto il tempo a narrare ed inscenare epiche battaglie, avendo per pubblico animali ed insetti immaginari.
Le storie raccontano di comici lamenti funebri, di stravaganti guerre tra formiche e mosche. In questa atmosfera fiabesca, l’arrivo di un giovane paracadutista ferito e privo di memoria, spezza il legame tra il
Capitano e lo Scudiero, in un crescendo di conflitti, tensioni e colpi di scena.
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La guerre horrende" è un’operazione di non facile collocamento: tra il teatro, il cinema e l’arte di raccontare storie tipica dell’epica cavalleresca. Il risultato è originale e ricorda, ad esempio, la creatività con cui Jean-Marie Straub e Danièle Huillet riformularono il linguaggio cinematografico.
Più che a un’intenzione però, "
La guerre Horrende" sembra un ripiego, dovuto probabilmente al basso budget a disposizione. Molto apprezzabile la scenografia, il non luogo che tende a universalizzare la storia, l’uso del tedesco e di un inusuale accento veneto, luogo di provenieneza degli autori.
Gli attori purtroppo non bucano lo schermo, forse a teatro avrebbero sortito più effetto. "
La Guerre Horrende" è surreale ma potente come un audiolibro: l’immaginazione non scaturisce dal film, ma dallo spettatore, al quale è richiesto un notevole sforzo. Al cinema però l’immaginazione si dovrebbe poter vedere là sullo schermo, non nella testa del singolo spettatore.
Anna Pennella08/05/2018, 09:00