NEL NOME DI ANTEA - Al Biografilm Festival 2018 e poi in sala
Arriva nelle sale italiane dall’8 giugno, e con un significativo passaggio al
Biografilm Festival (Bologna 1-24 giugno)
Nel nome di Antea – L’arte italiana al tempo della guerra, il nuovo film documentario di
Massimo Martella prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Un viaggio commosso, immaginifico, partecipe a cavallo tra la più alta bellezza e la più tetra distruzione: la storia avventurosa di cosa accadde a migliaia di capolavori dell’arte rinascimentale, barocca, moderna e contemporanea conservata in quel campo delle meraviglie che è l’Italia, all’esplodere della Seconda Guerra Mondiale, sotto l’invasione nazista, e i bombardamenti che devastarono le nostre città. La storia di come un patrimonio incalcolabile di migliaia di tele, sculture, monumenti, potè non essere distrutto e arrivare integro a noi, alla meraviglia dei nostri sguardi. Forse troppo spesso indifferenti e incoscienti di cosa significherebbe perderlo.
Ed è soprattutto la storia di quelle donne e uomini che si adoperarono e rischiarono per salvare quelle opere. Donne e uomini il cui amore è simboleggiato nel film da due ritratti e dalle loro voci (date nel film da Letizia Ciampa e da Massimo Wertmüller): il “Ritratto di giovane donna (Antea)” di Parmigianino, ora esposto nel Museo di Capodimonte a Napoli, e il “Ritratto di Alessandro Manzoni” di Francesco Hayez, nella Pinacoteca di Brera. Sono questi due personaggi a condurci, tra interviste, documenti, preziosi filmati e fotografie d’archivio, e naturalmente capolavori immortali di 500 anni di civiltà artistica, attraverso una storia ricca di avventure, sotterfugi, pericoli, morte, autentica passione. In un inno alla bellezza senza tempo dell’arte, e un omaggio a coloro che si sono adoperati e si adoperano per sottrarla alle ingiurie del tempo e degli uomini.
26/05/2018, 09:26