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VENEZIA 75 - Orizzonti con molti italiani


Presentato alla stampa anche il programma della 75ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. In Orizzonti presenti solo quattro pellicole italiane, tra le quali il film d'apertura "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini dedicato al caso Cucchi


VENEZIA 75 - Orizzonti con molti italiani
Alessandro Borghi in "Sulla mia Pelle" a Venezia Orizzonti
Venezia 75. Esordi delicati e impegnati nella sezione Orizzonti.

"L'edizione di quest'anno - ha dichiarato Alberto Barbera - è ricca, in tanti sensi e curiosa. Ci sono moltissimi film di genere che però sono film d'autore. E come se gli autori avessero capito che per ritrovare il contatto con il pubblico, che negli ultimi anni si è un po' allentato, fosse necessario, magari utile, magari anche divertente, passare attraverso codici condivisi con il pubblico che sono il western, la commedia, i film storici, i film in costume, i film polizieschi e musicali".

Dei circa 3500 film visionati, venti sono pellicole italiane, quattro delle quali presenti nella sezione più innovativa ed internazionale del Festival: quest'anno impreziosita dalla presenza di autori poco conosciuti ed esordienti. Sono ben otto le opere prime di autori provenienti dal Kazakistan, come "Ozen" del regista Emir Baigazin, dall'India, come "Soni" di Ivan Ayr e dalla Thailandia, come "Kraben Rahu" di Phuttiphong Aroonpheng.

Anche per questa edizione, come era accaduto lo scorso anno per "Nico 1988" di Susanna Nicchiarelli, il film di apertura è una pellicola italiana: "Sulla mia pelle" di Alessio Cremonini con Alessandro Borghi, Jasmine Trinca e Max Tortora.

Il regista aveva esordito cinque anni fa con un piccolo film "dimenticato" senza una distribuzione commerciale. "Sulla mia pelle è dedicato al caso Cucchi - ha detto Alberto Barbera - un tema non solo di grande attualità, ma di grande delicatezza, affrontato con grande intelligenza, grande capacità di ricostruire, con distacco, con rispetto, con onestà intellettuale e impegno civile una vicenda che occupa le pagine dei nostri giornali. È un lavoro di regia impressionante soprattutto per l'interpretazione di Alessandro Borghi per la sua capacità, tipica di un attore statunitense, di calarsi nel personaggio e di sorreggere tutto il peso e il significato di un film".

Fuori concorso il brevissimo, ma bellissimo, secondo Barbera, documentario "Blu" di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti sulla costruzione della nuova linea metropolitana milanese, realizzato in collaborazione con RaiCinema e il supporto di Lombardia Film Commission. "Con Blu continuiamo a raccontare la città in cui viviamo, Milano. Nei nostri film precedenti l'abbiamo filmata prima all'interno del perimetro della sua frontiera aeroportuale, poi attraverso la bellezza e l'aspirazione verso l'infinito del suo monumento più importante, il Duomo. Ora siamo scesi nella profondità e nel buio delle sue viscere che custodiscono il suo passato, ma sono anche il luogo in cui si sta costruendo parte del suo futuro" ha aggiunto il direttore della Mostra.

In concorso, "Un giorno all'improvviso" di Ciro D'Emilio con Anna Foglietta e "La profezia dell'Armadillo", storia del fumettista Zerocalcare, lungometraggio d'esordio di Emanuele Scaringi, prodotto da Domenico Procacci in collaborazione con RaiCinema.

26/07/2018, 08:35

Alessandra Alfonsi