Note di regia di "Camorra"
Con questo film, mi sono posto fin da subito, e in maniera molto netta, l’obiettivo di non fare, né un documentario storico, né un reportage giornalistico, ma quello di trattare la materia suddetta con ritmo e stile propri del cinema, con l’unica e sostanziale differenza di utilizzare materiale d’archivio al posto di filmati di finzione.
“Camorra” è ambientato in un momento storico ben preciso, (fine anni ‘60, inizio anni ‘90) per riuscire a trasmettere non solo emozioni e informazioni in maniera avvincente e non didascalica, ma allo stesso tempo, per utilizzare il passato come specchio del presente, e permettere allo spettatore di stabilire con la propria coscienza e sensibilità, la differenza tra resoconti di finzione troppo spesso poco veritieri o esageratamente spettacolari e fuorvianti, e un racconto che si basa al contrario solo ed esclusivamente su materiali reali, facce e ambienti rigorosamente veri.
Anche il titolo semplice e diretto, è un segno molto chiaro di come non si sia voluto giocare sul tema nemmeno con il sostantivo.
Francesco Patierno