Sergio Rubini è Elia in "Il Bene Mio"
Una storia piccola ma che sembra poter dare molto, una storia di solitudine e di resistenza di amore e di rimorso, poi a un certo punto c’è il migrante, ma va bene, passi.
Pippo Mezzapesa torna a Venezia con un lungometraggio, alle
Giornate degli Autori, dopo "
Il Paese delle Spose Infelici" del 2011, raccontando la storia di Elia,
Sergio Rubini, che solo e testardo rimane unico abitante di un paese fantasma, piegato dal terremoto e abbandonato da tutti dopo le scosse e la morte di molti abitanti.
Sergio Rubini, un po’ eccessivo e teatrale nei gesti, porta avanti la storia con il suo personale rapporto con il lutto e la moglie scomparsa che continua a farsi sentire con dei segnali che in un paese abbandonato riescono a creare una certa tensione. Tutto si complica quando il sindaco lo spinge a lasciare il paese a rischio e troppo pericoloso anche per una sola persona.
La sceneggiatura, scritta da Mezzapesa con
Antonella Gaeta e Massimo De Angelis rimane circoscritta al paese e alla figura di Elia, andando a toccare delle corde intime ma anche di dramma sociale, come il terremoto e la ricostruzione rimanendo sempre però fissa sulla figura del protagonista forse troppo esile per essere il motore di tutto.
05/09/2018, 11:51
Stefano Amadio