VENEZIA 75 - "What You Gonna Do When the World's on Fire?"
Un anziano cuce giorno dopo giorno un abito della tradizione indiana del Mardi Gras. Con gesti lenti e sicuri, quella mano sta gridando al mondo un messaggio ben preciso: costi quel costi, noi (r)esistiamo ancora.
Un film importante il "
What You Gonna Do When the World's on Fire?" di Roberto Minervini, secondo italiano in Concorso di questa Venezia75.
Dopo "Stop the Pounding Heart" e "Louisiana", l'autore continua ad indagare i margini della provincia americana, portando la propria macchina da presa all'interno di una comunità afroamericana del Mississipi.
Il razzismo da quelle parti non si è mai fermato, e le ondate di violenza che ne conseguono sono così abituali, che trovare una testa tagliata o un corpo dato alle fiamme sembra quasi non fare più rumore.
L'occhio di Minervini entra nel privato di povere abitazioni, raccontando storie di fratellanza, a prescindere dai legame di sangue. Perchè si può essere figli della stessa madre, e provare a diventare uomini sulla strada nonostante un padre in prigione, o essere due sconosciute ma sentirsi sorelle unite in un abbraccio dopo un racconto di dipendenze e abusi.
E' una fetta di America pronta a combattere per i propri diritti, come dimostrano le nuove Pantere Nere, che trova nel canto una delle armi più forti e liberatorie. Parole che colpiscono più di un colpo di pistola, che sanno dare coraggio o accusare con rabbia, ma che in ogni caso sembrano dire "nonostante tutto siamo ancora vivi".
"
What You Gonna Do When the World's on Fire?" conferma il talento di Minervini nel sapersi calare completamente negli ambienti narrati e nel riuscire a restituirne l'anima più vera.
02/09/2018, 14:15
Antonio Capellupo