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FESTIVAL DEI POPOLI 59 - I film del Concorso Italiano


Sei documentario in competizione per il Premio "Lo Sguardo dell'Altro, il Premio "Cinemaitaliano.info - CG Entertainment ed il Premio "Gli Imperdibili".


FESTIVAL DEI POPOLI 59 - I film del Concorso Italiano
Festival dei Popoli 59
Sono sei i documentari del Cooncorso Italiano della cinquantanovesima edizione del Festival dei Popoli di Firenze, che concorreranno per il Premio "Lo Sguardo dell'Altro", assegnato dall'Istituto Sangalli per la Storia e le Culture Religiose di Firenze; per il Premio "Cinemaitaliano.info - CG Entertainment, stabilito dalla giuria è composta dalla redazione di cinemaitaliano.info e consiste nella pubblicazione del film nella collana DVD “POPOLI doc” , edita da CG Entertainment; e per il Premio "Gli Imperdibili", che permette al film vincitore di essere tenuto in programmazione a La Compagnia di Firenze per una settimana.

Questi i film in concorso:

CORPO A CORPO di Francesco Corona (Italia, 2018, 62') - prima mondiale
Il 24 settembre 2005, dopo la partita di calcio tra Verona e Brescia, all’interno della stazione veneta si verificano gravi incidenti tra polizia e tifosi ospiti. Molte persone vengono ferite e un ragazzo, Paolo Scaroni, rimane a terra in fin di vita. Prima di entrare in coma e risvegliarsi, due mesi più tardi, gravemente menomato a causa del pestaggio subito dagli agenti in tenuta antisommossa, faceva parte del gruppo ultrà “Brescia 1911”. Il film si sviluppa nel corso di undici anni, seguendo a stretto contatto la via crucis affrontata dal protagonista per ottenere giustizia e per trovare una nuova identità di uomo.
In programma: Venerdì 9 novembre, Spazio Alfieri, ore 20:30

LA REGINA DI CASETTA di Francesco Fei (Italia, 2018, 79’) - prima mondiale
Gregoria è l’unica ragazzina che vive a Casetta di Tiara, un paesino sperduto sull’Appennino tosco-emiliano, con solo 10 abitanti. Questo è l’ultimo anno che vive lì: a settembre dovrà trasferirsi in valle per andare al liceo e quello sarà anche il giorno in cui il film si concluderà. La storia racconta un anno passato con lei in questa sperduta parte dell’Appennino Tosco-Emiliano, dove echeggiano i versi di Dino Campana che proprio lì soggiornò frequentemente. Il passaggio delle stagioni, i riti naturali, la raccolta delle castagne, la caccia al cinghiale, la neve d’inverno, accompagnano le giornate di Gregoria, quelle dei suoi genitori e dei compaesani.

N A T U R A L E – il Teatro delle Ariette di Livia Giunti (Italia, Francia, 2018, 58’)
Paola Berselli e Stefano Pasquini sono grandi oratori e il loro teatro è fondato sul racconto orale, sulla trasmissione di esperienze e storie personali. Da anni si raccontano con i gesti e soprattutto con le parole. Sono artisti che hanno portato la loro vita individuale e di coppia in scena, che hanno trasformato la loro cucina in un palcoscenico e il palcoscenico nella loro cucina.

PENTCHO di Stefano Cattini (Italia, Gran Bretagna, 2018, 80’) - prima mondiale
Il 18 maggio 1940 il Pentcho, un vecchio rimorchiatore, lascia il porto di Bratislava sul Danubio. A bordo vi sono 520 ebrei – cechi, slovacchi, polacchi – intenzionati a discendere il fiume fino a Sulina, sul Mar Nero, dove hanno appuntamento con una nave più grande che li farà proseguire verso la Palestina. La nave deve attraversare numerose frontiere e viene ripetutamente bloccata e sequestrata. Ogni volta, miracolosamente, i passeggeri trovano il modo di ripartire. Quando finalmente il Pentcho arriva a Sulina, sono trascorsi oltre cinque mesi e la nave che li deve trasportare in salvo non c’è più. Il capitano decide coraggiosamente di continuare la navigazione finché il motore, inadatto al mare, si sfascia e la nave si arena su un’isola deserta. Dopo dieci giorni i naufraghi sono soccorsi da una nave militare italiana. L’Italia è però in guerra al fianco della Germania. Per i naufraghi sarà la salvezza o l’inizio di una nuova odissea?

QUASI DOMANI di Gianluca Loffredo (Italia, 2018, 52’) - prima mondiale
In un vecchio paesino calabrese, negli ultimi anni, il numero di immigrati ha eguagliato quello dei vecchi abitanti. Al suo interno, cinque storie individuali tessono un affresco del lento e difficile processo di integrazione. C’è chi è nato in Burkina Faso, come Sami ed è diventato cittadino italiano; chi è pienamente inserito nei costumi calabresi, come Torab, ma sente la nostalgia del suo Afghanistan. Chi ha trovato lavoro, come Mohammed, e può uscire dal progetto di accoglienza ed affittare una casa tutta sua. Poi c’è Edgar, un rifugiato politico armeno, che per trovare lavoro è costretto a migrare ancora. E poi c’è chi, come Lamin, è da tre anni in attesa dei documenti per cominciare una nuova vita. A fare da sfondo alle loro vite, c’è il paese di Cassano all’Ionio, luogo di contraddizioni, pieno di rabbia e di generosità.

STORIA DAL QUI di Eleonora Mastropietro (Italia, 2018, 75’) - Prima mondiale
Ascoli Satriano, Puglia. Un piccolo paese dell’entroterra, spopolato. Un luogo del “qui non c’è niente”, come dicono tutti a Eleonora, arrivata in paese da Milano, il luogo del “lì c’è tutto”, dove si sono trasferiti i suoi genitori negli anni ’60. Emigrata non per scelta. Emigrata di seconda generazione. Separata da un “qui” che non ha mai conosciuto, ma che da sempre è stato nella sua testa in forma di racconti, di accenni e testimonianze. Scesa per dare un’immagine a parole non sue: a quelle della sua famiglia e a quelle di Adele, la bambina del paese conosciuta nell’unico viaggio a sud compiuto nell’infanzia.
In programma: Giovedì 8 novembre, Spazio Alfieri, ore 20:00

26/10/2018, 13:36