FIATI CORTI 19 - Tutti i premi: vince
l’iraniano Toofan Nahan Ghodrati
La giuria della 19^ edizione, formata da Umberto Curi, Marco Segato e Alessandro Cinquegrani, assegnano il premio Fiaticorti come miglior cortometraggio a Zona del regista iraniano Toofan Nahan Ghodrati. Un film che la giuria definisce coraggioso e compatto che racconta l'Iran di oggi attraverso le vicende di un uomo che perde sé stesso al punto da diventare nemico dei suoi cari. Il regista conduce la narrazione in modo essenziale e convincente supportato dall'ottima recitazione degli attori e da una fotografia che illumina il viaggio del protagonista con un taglio realistico e contemporaneamente poetico.
Il premio per la migliore interpretazione viene assegnato all’attore italiano Roberto Citran in “Môn clochard” di Gian Marco Pezzoli (Italia). L’attore di origini padovane, Roberto Citran interpreta un personaggio complesso, né rozzo né insensibile, discreto ma orribilmente colpevole, e lo fa quasi senza parole, cesellando i silenzi e i gesti quotidiani con la forza di un’interpretazione asciutta e intensa, che lo mantiene costantemente in bilico sul crinale stretto tra banalità e abominio.
Il Premio FiatiVeneti per il migliore corto della sezione speciale, dedicata al territorio in cui si svolge il festival, viene conferito a Dimitri Feltrin con il cortometraggio “Asfalto#1 – Pensare metà”. Dimitri Feltrin, regista trevigiano, viene premiato per la forza del racconto e per l'urgenza stilistica e narrativa con cui fotografa il territorio veneto. Le vicende personali dei protagonisti si scontrano con la costruzione di una grande opera pubblica che sbilancia un equilibrio personale e lavorativo costruito nel tempo con fatica e determinazione. La prima parte di un progetto coraggioso e necessario che la giuria confida abbia ulteriori sviluppi.
Tra le opere con un taglio che si avvicina alla commedia la giuria assegna il Premio Fiaticomici a Axel Courtière con “Belle à croquer” (Francia). Si tratta di un'opera coraggiosa e originale, rivolta ad esplorare in profondità le potenzialità del linguaggio cinematografico, sostenuta da un'efficace ironia. La ricerca cromatica, l'innovazione stilistica, non sono mai espressione di un virtuosismo fine a sé stesso, ma corrispondono piuttosto al proposito di valorizzare pienamente le peculiarità del racconto cinematografico. Notevole è anche il tentativo di ricondurre l'opera nel solco di alcune tendenze di avanguardia dell'arte contemporanea.
Umberto Curi, presidente di giuria di Fiaticorti 19 commenta così l’edizione appena conclusa: «ciò che mi ha colpito è l’emergere, seppur con stili narrativi differenti, di due nuclei tematici. Il rapporto tra genitori e figli, difficile, tempestoso, che giunge ad assumere forme anche di esasperata violenza; questa rottura della relazione primaria della parentela, quella tra padre e figlio, è un tema ricorrente nelle opere di questa edizione di Fiaticorti e lascia pensare se non si tratti di una vera e propria crisi generazionale di figli che non si riconoscono più nei padri e di padri che non riescono ad essere tali. L’altro nucleo interessante è stata la tematica dell’immigrazione in cui è emersa una sensibilità nel cogliere le peculiarità delle persone che giungono nel nostro paese, non solo migranti nel senso indifferenziato, ma persone, esseri umani, con le loro problematiche e le loro culture».
La giuria popolare che ha visto protagoniste le associazioni del territorio e persone appassionate di cinema ha scelto di premiare il film spagnolo El niño que quería volar di Jorge Muriel. Hanno partecipato: Quinto Spazio Giovani, Treviso Incoming, Cineforum Gagliardi, Marathon in the Camp, Team Potter, Associazione La Greppia, Mission Onlus, Reservoir short dogs, Aristide Della Fincha & D'Artefatti, Roberta Mariot, Carolina Cavallin, Stefano Ferello, Federica Favero, Frank Francesco Baruffi & Eros Parisotto, Emanuela Rosti, Roberto Parise, Piermario Chiarellotto, Michele Buba Bonasia & Francesco Bacchion.
La serata di premiazione chiude la rassegna e il Festival Fiaticorti numero diciannove che durante tutto il mese di ottobre ha portato in città le proiezioni di 23 cortometraggi internazionali animando 4 serate svoltesi presso Cà Celsi, coronate dalla cerimonia di premiazione all’interno del Cinema teatro dell’Aeroporto militare di Istrana, che per l’occasione, come accade ormai da diversi anni, ha aperto le sue porte ai cittadini e vive l’evento insieme alla città come conferma il Comandante del 51 Stormo Colonnello Massimiliano Pasqua: «ospitare la finale della diciannovesima edizione del festival Fiaticorti significa innanzitutto continuare con quella che da qualche anno è una piacevolissima ricorrenza. Questa collaborazione con il Comune di Istrana sottolinea ancora una volta come sia solido e forte il rapporto di amicizia tra l'aeroporto di Istrana, le Istituzioni locali, le realtà associative ed imprenditoriali della marca trevigiana ed i cittadini, sempre attenti e vicini alle dinamiche del nostro Stormo».
Giunge al termine un'altra edizione di Fiaticorti, festival che ha ormai assunto una sua precisa identità e una sua riconoscibilità anche rispetto a manifestazioni simili, orgoglio per un paese come quello di Istrana che conta poco più di 9000 abitanti come dichiara Maria Grazia Gasparini, Sindaco del Comune di Istrana che supporta e organizza il festival: «ho visto crescere Fiaticorti dal suo esordio circa vent’anni fa. Nato dall’idea di un gruppo di giovani appassionati di cinema che hanno coltivato il sogno di farne un festival conosciuto a livello internazionale come è oggi. È un biglietto da visita per Istrana che ci restituisce spaccati di realtà e temi forti di attualità, è la nostra “finestra sul mondo”».
I VINCITORI
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Zona di Toofan Nahan Ghodrati – Iran, 2017
Un uomo è portato in tribunale a causa di una donna con cui ha una relazione che porta a una gravidanza. Per verificare le loro affermazioni prendono un test D.N.A dalla donna il quale rivela un grande segreto sulla sua vita ...
MIGLIOR INTERPRETE
Roberto Citran in “Môn clochard” di Gian Marco Pezzoli – Italia, 2018
Davide è un insegnante frustrato che vive con sua moglie e suo figlio in un tranquillo condominio di periferia. La sua routine quotidiana viene interrotta quando uno dei suoi vicini accoglie un senzatetto nel cortile dell'edificio. Tutti i residenti iniziano a prendersi cura di lui, poiché sembra riempire le loro vite di pura gioia, senza mai pronunciare una sola parola. Davide inizia a nutrire un profondo odio per l'uomo e cerca di liberarsi di lui, con scarsi risultati. Alla fine, quando il suo desiderio si avvererà, la scomparsa dell'uomo avrà effetti inaspettati.
PREMIO FIATICOMICI
Belle à croquer di Axel Courtière – Francia, 2017
Oscar Mongoût, un cannibal gourmet, brucia con amore per la vicina nel suo palazzo, la molto vegetale Miss Carrot. Questa passione sembra destinata a finire: è vegetariana e lui soffre di una fobia totale per le verdure. Le cose cambiano drasticamente la sera che lei lo invita a cena.
PREMIO FIATIVENETI
Asfalto#1 – Pensare metà di Dimitri Feltrin – Italia, Treviso
Asfalto # 01 è la storia intima di un evento pubblico. Il sito di costruzione stradale della Superstrada Pedemontana Veneta copre oltre 95 chilometri di campagna nelle province di Vicenza e Treviso. La famiglia Tonin, del paese di Riese Pio X, perderà la metà della sua fattoria, costruita con tanti sacrifici. La Pedemontana sta per attraversare la loro proprietà, cavalcando la storia e le emozioni contrastanti di questa famiglia.
PREMIO GIURIA POPOLARE
El niño que quería volar di Jorge Muriel – Spagna, 2018
Nella Madrid degli anni '80, Ivan, un bambino di cinque anni, si trova di fronte alla nascita di un nuovo fratello. Sua sorella è la preferita di papà, il neonato è il preferito di mamma. Quale posto occupa in questa nuova situazione? E se potesse volare e fuggire?
27/10/2018, 08:34