Note di regia di "Davide e Golia"
Nei miei progetti il mio sguardo è sempre stato orientato verso tematiche sociali e diritti umani.
Nel 2015 fui invitata dall’Accademia di Belle Arti di Napoli a presentare il mio lavoro.
E’ lì che conobbi Rino Squillante e i suoi studenti: stavano lavorando ad “Orgh!” un importante progetto performativo e fotografico sulla Terra dei fuochi. Compresi la necessità di documentarmi e andare a fondo relativamente ad uno dei problemi più gravi che affliggono il nostro paese e decisi di incontrare chi si stava opponendo alla mafia.
L’incontro con Luigi Leonardi, imprenditore che ha detto no alla camorra, fu fonte di ispirazione per la performance che si svolgerà il 21 marzo 2019 al Museo MACRO di Roma: l’abbattimento di un muro con la partecipazione collettiva di persone con l’idea di non lasciare solo chi sta lottando contro la criminalità organizzata.
La mia intenzione è quella di seguire e filmare Luigi Leonardi nella delicatissima fase dello sciopero della fame nella speranza che si smuovi qualcosa e vengano prese in considerazione al più presto le sue istanze. Da questa documentazione nascerà un progetto di videodenuncia che si avvale del corpo performativo in lotta.
Il progetto sta intanto evolvendo ed ho avuto modo di intervistare persone meravigliose come Jvan Baio, Daniele Ventura e presto incontrerò anche molti altri, persone che si sono opposte a mafia ed ‘ndrangheta. Al momento mi muovo tra Campania, Sicilia e Calabria, raccogliendo le testimonianze di queste persone straordinarie che camminano tra le macerie della loro vecchia vita.
E’ incredibile quanta gente necessiti di far conoscere la loro storia e da parte mia c’è la completa disponibilità a fare da amplificatore alla loro voce.
Abbiamo un debito nei confronti di queste persone che, attraverso le loro denunce, lottano per la legalità rendendo di conseguenza questo paese un luogo migliore per i nostri figli.
Ciò che più ferisce è un denominatore comune: la delusione di essere stati spesso lasciati da soli da parte dello Stato e alcuni di loro addirittura dalla famiglia.
Nel mio piccolo posso provare solo a raccontare ciò che è successo, coinvolgendo le persone alla partecipazione, rendendo pubbliche le loro richieste ed urgenze.