!Xš‚‰

ATTILIO PREVOST - Un libro sull'inventore della moviola orizzontale


ATTILIO PREVOST - Un libro sull'inventore della moviola orizzontale
È stato davvero un personaggio unico e fondamentale, almeno tanto quanto (finora) poco raccontato: Attilio Prevost all'inizio del secolo scorso ha saputo distinguersi prima come fotografo e cineoperatore durante la Grande Guerra, poi come ingegnere e inventore al servizio del cinema, brevettando nuovi sistemi di riprese e, sul finire degli anni '20, la prima moviola orizzontale che tanto ha contribuito a rendere il cinema ciò che conosciamo oggi.

Lo celebra e lo ricorda nel modo migliore un libro, scritto dalla nipote Annamaria Lari Prevost, "Attilio Prevost 1890-1954. Una vita in prima linea. Ritratto dell'inventore della moviola" (pubblicato da Silvana Editoriale): un testo impreziosito da tante foto di guerra e da numerosi aneddoti che ricostruiscono la carriera di Prevost.

Il libro, curato da Marina Mojana e Marco Mojana, è aperto da una introduzione del presidente del Museo Nazionale del Cinema, Sergio Toffetti, che ne sottolinea il carattere rivoluzionario: con la Prevost, infatti, "il regista può infatti stare accanto al montatore, guardare l’immagine e partecipare a quella parte decisiva del processo di creazione del film che, in questo modo, diventa pienamente opera d’autore".

DOpo aver scattato migliaia di foto e aver ripreso la prima linea del fronte, in tempo di pace fondò con la moglie Elena Lanzoni le Officine Prevost, azienda tra le più conosciute del cinema italiano.

Sulle sue moviole montarono i loro film registi del calibro di De Sica, Fellini e Orson Welles: dagli inizi con Luca Comerio alle prime invenzioni applicate, dai film girati con la sua casa di produzione cinematografica Astra Film al via delle Officine Prevost, azienda portata avanti dalla famiglia anche dopo la morte del fondatore Attilio, avvenuta nel 1954.

Ricco di ricordi e foto, il libro di Annamaria Lari Prevost è davvero una preziosa testimonianza e una lettura ricca di interesse.

02/03/2019, 16:47

Carlo Griseri