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BFM 37 - ROJO di Benjamin Naishtat


BFM 37 - ROJO di Benjamin Naishtat
Il primo film presentato in concorso alla 37.ma edizione del Bergamo Film Meeting è “ROJO”, del regista argentino Benjamin Naishat, presente in sala.

A metà degli anni Settanta, l'Argentina è sconvolta da un'ondata di violenza politica senza precedenti. Claudio, un noto avvocato cinquantenne, conduce un'esistenza tranquilla con la sua famiglia fino a quando una sera si mette a discutere con uno sconosciuto al ristorante. Nella confusione dello scontro verbale che ne consegue, all’uscita dal ristorante lo sconosciuto tenta di vendicarsi e tira fuori una pistola, sparandosi alla testa senza però morire. Claudio, al posto di cercare aiuto, decide di abbandonare lo sconosciuto ancora vivo nel vicino deserto. Con il passare del tempo, si renderà conto però che il suo segreto è solo uno tra tanti ...

Attraverso il genere poliziesco, Benjamín Naishtat, al suo terzo lungometraggio, ritrae una società marcia, con uno schiaffo a un paese assopito e complice di una criminalità diffusa, in una ricostruzione storica del periodo precedente al colpo di stato in Argentina del 1976. Quel drammatico genocidio ricordato come la “Guerra sporca”, che avrebbe fatto sparire nel nulla oltre 30.000 persone sospettate e considerate “sovversive” contro il regime.

La pellicola vive due fasi. Dopo il preludio iniziale, come un vulcano in eruzione, segue un secondo atto calmo, "come un adagio", per poi esplodere alla fine con immagini di una comunità complice di un degrado, silente e passiva, intenta solo a salvare le apparenze. Una cieca visione a quanto di là a pochi anno accadrà purtroppo così tragicamente.

La banale routine cui assistiamo, fatta di piccole cose senza peso, finisce per costruire la spirale che avvolge personaggi assonnati, complici e amorali. Non manca comunque l’umorismo nel film, con diversi momenti al limite dell’assurdo. Potremmo dire “Benvenuti a ROJO”, luogo che emana un disagio profondo, con un'estetica brillante e un ritmo lento, ma molto difficile da dimenticare per lo spettatore.

10/03/2019, 09:03

Luca Corbellini