Note degli autori di "Mentre ero Via"
Mentre ero via rappresenta, per noi che l’abbiamo ideata e scritta, un nuovo capitolo di una serie antologica iniziata con Un’altra vita e proseguita con Sorelle. Storie diverse una dall’altra, con protagoniste e ambientazioni diverse, ma con un filo comune: la volontà di raccontare un personaggio femminile, una donna di oggi, alle prese con un’avventura che esce dall’ordinario e le permette di vivere una seconda possibilità rispetto alle scelte esistenziali che ha fatto, ed eventualmente una rinascita. Come Emma e Chiara prima di lei, qui Monica deve fare i conti con la sua vita precedente, di cui non ricorda una sostanziosa parte, per potere ricostruire la sua storia, deve difendersi da un mondo che le ha messo addosso un’etichetta e la vuole costringere in un ruolo in cui non si riconosce, e deve trovare la forza di ripartire. La particolare struttura di questo racconto ci ha permesso di esplorare un genere, il thriller, che avevamo toccato in misura minore nelle storie precedenti, ma che qui invece è connaturato alla ricerca di Monica, al suo viaggio, alla sua caratterizzazione psicologica. Una nuova storia di rinascita femminile, dunque, diversa dalle altre, come diverse fra loro sono le donne che intorno a noi tutti i giorni, spesso silenziosamente, combattono per sfuggire agli schemi che le vorrebbero ingabbiate in un ruolo, quasi sempre subalterno o comunque limitante. Una nuova storia per la quale abbiamo avuto la fortuna di incontrare un regista straordinario come Michele Soavi, che l’ha fatta sua, l’ha curata con amore e l’ha arricchita del suo sguardo da autore, e un cast di attori davvero speciale, con in testa Vittoria Puccini, che alla nostra Monica ha regalato tutto, il suo talento di attrice, i suoi occhi smarriti, la sua coinvolgente e disperata determinazione a conoscere la verità su se stessa. Di questo noi autori non possiamo che ringraziare ed essere felici.
Ivan Cotroneo e Monica Rametta
25/03/2019, 17:34