Il sindaco del rione Sanità
Napoli è una città che vive di memoria e di tradizione, che sa aggiornare i suoi miti e i suoi temi di generazione in generazione, tramandandone il ricordo ma arricchendolo di modernità (quando serve).
Se la città partenopea non dimentica, infatti (e il grande murales
in fieri dedicato a Maradona che apre il film sembra volerlo sottolineare ulteriormente), è anche perché i suoi classici paiono sempre attuali. Basta, a seconda dei casi, un ritmo più rapido, un po' di rap neomelodico, facce moderne e ambientazioni rinnovate.
Eduardo De Filippo "è" il teatro partenopeo, non si contano le rappresentazioni dei suoi testi e le riproposizioni - in tv, sul web - degli spettacoli da lui stesso messi in scena.
Nel 2017
Mario Martone costruisce per il palcoscenico una sua versione de "
Il Sindaco del rione Sanità", testo del 1960 diventato da subito un classico: oggi quello spettacolo è diventato un film, che conserva alcuni dettagli tipici del teatro (dalla quasi unità aristotelica del tempo del racconto alla limitatezza degli spazi scenici) ma si presenta con un copione che - senza saperne la provenienza - potrebbe sembrare scritto oggi.
Merito di De Filippo, ovvio. Ma anche merito di Napoli. E di Martone, che dimostra fedeltà assoluta (le parole sono le stesse scritte da Eduardo, quasi interamente se non per il finale abbreviato e poco altro) ma non solo. Il regista aggiorna e rende attuale un tema senza tempo: la catena di sangue e delitti che l'uomo d'onore
Antonio Barracano - per tutti "il Sindaco" - cerca a modo suo, grazie al rispetto che si è conquistato nel corso di una vita, di fermare appianando litigi e vendette, a costo di dedicarvi tutto il suo tempo e il suo destino.
Ottime le scelte di cast, a cominciare da quel
Francesco Di Leva che interpreta il ruolo principale, ereditandolo dallo stesso Eduardo (unico difetto la sua età ancora troppo giovane per essere del tutto credibile in un ruolo così imponente);
Roberto De Francesco eccelle sempre per l'equilibrio delle sue interpretazioni;
Massimiliano Gallo sa tessere il ruolo meno facile da "inquadrare"; tutti gli altri sono, semplicemente, "giusti".
A quasi 60 anni dalla sua prima uscita in palcoscenico, "
Il Sindaco del rione Sanità" torna ed è più vivo che mai. Finché "si girerà in tondo", finché ce ne sarà bisogno.
30/08/2019, 17:00
Carlo Griseri