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VENEZIA 76 - "Mio fratello rincorre i dinosauri", le interviste


Regista e cast accompagnano al Lido la proiezione in anteprima del film, presentato fuori concorso


VENEZIA 76 -
Tanti applausi ed emozioni hanno contraddistinto la proiezione ufficiale a Venezia 76 di “Mio fratello rincorre i dinosauri”, opera prima di Stefano Cipani tratta dal celebre romanzo omonimo (300.000 copie vendute) di Giacomo Mazzariol, presente in sala e collaboratore alla sceneggiatura. Tutto il cast, guidato da Alessandro Gassmann, Isabella Ragonese e Rossy De Palma, era presente al Lido.

“Mi sono innamorato subito del libro, l'ho letto in due ore”, ha rivelato Cipani. “Ho pensato da subito che fosse adatto alle mie corde, che potessi metterci del mio. Da una quindicina d'anni lavoro nel settore, ho girato una ventina di corti, fatto backstage per tutti i registi italiani importanti ma anche per Ridley Scott, girato ogni tipo di progetto che ho potuto. Finalmente sono all'opera prima, e non era affatto scontato che riuscissi a farcela”.

Giacomo Mazzariol ha lavorato molto anche sul set: “Il lavoro principale è stato quello di prendere le parti principali del libro, i nuclei concettuali ed emotivi, e costruirvi intorno una storia che fosse più cinematografica. Il mio romanzo è molto aneddotico, più frizzante. Il film è un film di personaggi, corale. E devo dire che tutti gli attori hanno spaccato! Abbiamo cercato un linguaggio universale, che arrivasse ai ragazzi più giovani ma fosse abbastanza adulto e ironico per piacere a tutti. Lo ritengo un film sfuggente, difficile definirne il genere”.

Rossy De Palma si è dichiarata entusiasta del progetto: “Non sembrava un regista al primo film! Stefano era semplice e tenero sul set, ma sapeva sempre quello che bisognava fare. Gli auguro un futuro incredibile in questo campo”.

Alessandro Gassmann è stato convinto dalla storia. “Appena l'ho letto, sapendo che era stata scritta da un diciottenne – e sarebbe stata diretta da un 33enne! - ho voluto esserci: il film parla di comunicazione, di vergogna, di una famiglia che da una difficoltà ha imparato ad ascoltarsi di più. Sono certo che se in Italia ci fossero più famiglie come i Mazzariol vivremmo una situazione migliore... Stefano ha dimostrato una mano sicura, il cast è stato ottimo. Come da ogni set, anche qui ho imparato un sacco di cose nuove: siamo tutti meravigliosamente diversi, viviamo in una società che osteggia le differenze, le vive come un malessere. Una commedia misurata come questa è l'arma migliore per raccontare queste storie”.

“Sono stata colpita da subito dalla vera famiglia Mazzariol, così numerosa e bella”, ha aggiunto Isabella Ragonese. “Insieme sono una forza, credo sia la cosa migliore per rispondere alle prepotenze di qualche stupido bullo, è quasi una cosa rivoluzionaria. Sono felice di aver fatto questo film, da cui si esce sollevati e pieni di fiducia. Ci siamo ascoltati molto sul set, creando quasi una famiglia con i tanti bambini e ragazzi del cast, anche a ciak finiti”.

02/09/2019, 23:07

Carlo Griseri