TFF37 - Catrinel Menghia: "Il mio esordio nel cinema rumeno"
Modella ed ex-atleta,
Catrinel Menghia ha esordito nel cinema in Italia (con il nome d'arte Catrinel Marlon) in diversi cortometraggi e nei film "Tutti i rumori del mare", "La città ideale" e "Leone nel basilico". Grazie a "
La Gomera" di Corneliu Porumboiu (in concorso a Cannes 2019 e ora al
Torino Film Festival 37) ha finalmente potuto esordire nel cinema del suo paese, la Romania. L'abbiamo intervistata al TFF.
Come sei arrivata a questo ruolo, uno dei più importanti della tua carriera?
Sono felice di aver iniziato in Italia nel cinema d'autore, con Luigi Lo Cascio e Leone Pompucci. Era un filone che mi piaceva, poi ho fatto altre cose (soprattutto corti e fiction) e il mio ultimo film in Italia è "Loro chi?" con Edoardo Leo.
"
La Gomera" rappresenta il mio esordio nel cinema rumeno: sono andata via dal mio paese 18 anni fa, mi faceva paura propormi in quel cinema che era nel frattempo sbocciato conquistando i festival di tutto il mondo! La mia lontananza ha influito anche sul mio modo di parlare, ho un accento italiano molto evidente...
Il casting è arrivato grazie a
Cristian Mungiu, che conosco fin da quando eravamo bambini perché siamo dello stesso paese, Iazi: lui celebre regista, io nota atleta (ai tempi). Ci conosciamo bene, e qualche anno fa mi ha chiamato perché dopo aver letto la sceneggiatura de "La Gomera" del suo amico Corneliu aveva pensato potessi essere perfetta per la parte. Prima ancora, devo confessare, mi avrebbe preso per un suo progetto poi abbandonato (anche se mi disse che ero troppo bella e troppo "italiana" per il suo cinema...).
Come è stato il casting per il film?
L'incontro con Porumboiu è avvenuto nello stesso periodo in cui in Francia iniziavo a lavorare con Abdellatif Kechiche in "
Mektoub, my love: Intermezzo" (che è poi stato 'rivale' del nostro film a Cannes quest'anno!).
Ho dovuto quindi rinunciare al film di Corneliu, ma dopo tre mesi di lavoro con Kechiche il mio partner sul set ha lasciato tutto. La produzione non è riuscita a trovare un altro attore con cui fossi compatibile (o ero troppo alta, o c'era troppo poca 'chimica' tra noi...), quindi anche il mio personaggio è stato tagliato, e allora ho provato a richiamare in Romania... per fortuna il set non era ancora partito, non trovavano un'attrice per il mio ruolo!
Corneliu mi ha fatto un po' patire per farmi fare il casting, è stata dura ma dopo qualche giorno mi ha chiamato per dirmi che ero stata presa.
Per il film ha dovuto imparare la lingua dei fischi, il siblo...
Abbiamo fatto le prove per imparare il
siblo, è stato molto difficile! È una lingua diventata patrimonio dell'UNESCO dal 2014, l'insegnante certificato che avevamo ci spiegava come imparare la base (non si può fischiare nel modo corretto in poco tempo) e come allenarci a casa nelle settimane che mancavano.
È stata durissima, con tanti allenamenti, incontri su Skype, poi a Bucarest sessioni da 8 ore al giorno per 2-3 settimane. Eravamo sfiniti, si sveniva al lavoro, all'inizio ci sputavamo tra noi, eravamo viola, con tutta la pelle rovinata, una ferita aperta su tutto il viso... Un lavoro lungo e faticoso, ma alla fine eravamo pronti per la partenza.
Come ti sei avvicinata alla storia e al tuo personaggio?
Ero consapevole che la mia fisicità era parte essenziale del mio personaggio. Corneliu aveva delle idee chiare dei personaggi, che però non ci ha voluto dire. La sceneggiatura è molto più complicata del film finale, ci facevamo degli schemi per cercare di capire chi fosse chi e cosa succedesse...
Non sapevo che direzione volesse prendere il film, se sarebbe stato noir, giallo o commedia! Poi c'erano tutti gli omaggi al cinema classico che Corneliu voleva inserire. Mi ricordo che abbiamo fatto una riunione e mi ha detto di guardare i film di Hitchcock e di guardare "
Gilda" con Rita Hayworth. Il mio personaggio nel film si chiama Gilda, gli ho chiesto cosa dovessi prendere da lei e mi ha risposto: "La sua eleganza". Per fortuna, grazie allo sport, ho un'eleganza naturale nei movimenti: non è stato troppo difficile per me questo aspetto.
Dopo questo film che cosa dobbiamo aspettarci dalla sua carriera?
Vivo tra l'Italia e la Francia, ho iniziato qui la mia carriera. Vorrei lavorare il più possibile ma mi rendo conto che essendo straniera i ruoli adatti a me si riducono moltissimo: faccio fatica giornaliera per migliorare la mia dizione italiana... Ho iniziato anche col teatro, con Francesco Apolloni, uno spettacolo molto bello che stiamo per riprendere e di cui sono molto felice.
Sto poi andando avanti coi casting, le proposte non mi mancano ma voglio fare solo le cose che mi piacciono davvero. Ho deciso di andare piano, perché tanto c'è tempo!
E il cinema rumeno non mi fa più paura come prima, ho preso coraggio e ho già avuto qualche proposta. Dopo 18 anni lontani da casa è stato bello vivere molte settimane in mezzo a gente che parlava la mia lingua... vorrei poterlo rifare, tornare alle origini ogni tanto!
25/11/2019, 20:35
Carlo Griseri