Note di regia de "La guerra è finita"
La Memoria, se non la racconti non esiste. Questa volta il mio lavoro non è stato quello di “divertirsi” a intrattenere il pubblico con la suspense, scene d’azione e vari trucchi del mestiere di regista, ma quello di raccontare la cronaca come fossi il testimone di una storia esistita veramente, come affiorassero scene da un libro di ricordi. Ho pianto tantissimo leggendo le sceneggiature e la storia mi ha fatto tanto pensare al “Re degli Elfi” di J.W. von Goethe: un papà che corre galoppando all’impazzata in una notte tempestosa stringendo al petto il suo bambino nella speranza di riuscire a salvarlo… Ecco, raccontare quel raggio di speranza era il mio compito. Questa serie non vuole riaprire vecchie ferite ma incoraggiare a un risveglio e a porsi delle domande. E soprattutto per non dimenticare mai e dire al mondo mai più.
Michele Soavi