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BERLINALE 70 - "Palazzo di Giustizia"


Presentato in Berlino - Generation l'opera prima di Chiara Bellosi racconta in una giornata giudiziaria gli strani incroci di tante vite sfortunate.


BERLINALE 70 -
Dafne Scoccia e Giovanni Anzaldo in "Palazzo di Giustizia"
"Palazzo di Giustizia" è un film molto piccolo, quasi teatrale, che mette in scena molta umanità e poca storia.
Figure colpevoli che si incrociano in un Tribunale e ad emergere sono proprio le persone a discapito dei fatti. Tutto ruota intorno a una rapina finita nel sangue dove uno dei due malviventi è alla sbarra mentre l'altro è stato ucciso dal proprietario del distributore di benzina preso di mira. I colpevoli diventano vittime mentre la vittima è anch'essa portata in giudizio per il suo gesto.

Ma il film di Chiara Bellosi va oltre l'aula e il processo, si fissa sulle cause e sul contorno, sui personaggi coinvolti nei reati ma soprattutto su quelli che gravitano intorno a loro, parenti stretti che a parte quel momento terribile che li accomuna sembrano potersi capire come semplici persone.

Il grande limite di "Palazzo di Giustizia" è il ridotto aspetto produttivo; pochi personaggi, pochi set, poca storia da far vedere (e da girare...), ma parecchie inquadrature tiraste nella durata oltre il dovuto.
Comunque qualcosa esce dal lavoro della regista alla sua opera prima, un lavoro che sembra però limitato da esigenze produttive sia nella scrittura, sia nella realizzazione. Nel cast, tra i pochi personaggi a disposizione, c'è da notare l'interpretazione di Nicola Rignanese notevole nella sua rassegnazione sia giudiziaria sia umana.

24/02/2020, 21:00

Stefano Amadio