BERLINALE 70 - Tutto calmo ne "La Casa dell'Amore"
Bianca č una
transessuale di 39 anni che si prostituisce nel suo piccolo e trasandato appartamento nell’hinterland milanese. La sua vita si svolge tutta in questo universo domestico fatto di incontri con i clienti, chiamate alla fidanzata Natasha che sta per tornare dal Brasile e le faccende di casa.
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La casa dell’amore" č la terza parte di una trilogia “domestica”, iniziata con Dulcinea e Pierino, tre film girati integralmente all’interno delle abitazioni dei protagonisti.
Luca Ferri č testimone immobile della vita di Bianca che si muove indisturbata e senza nessuna ritrosia di fronte alla telecamera fissa, che si tratti di prepararsi per lavorare, pranzare o avere un rapporto con un cliente. Una casa involucro della solitudine di Bianca che appare sempre altrove anche quando č in compagnia e in silenzio quando č da sola sembra rivolgere continuamente il pensiero all’amore lontano.
Un documentario nel quale il tempo sembra sospeso, bloccato in una casa quasi fatiscente, tra libri, oggetti e poster del padre scultore della protagonista, candele perennemente accese come in un rito ancestrale, il silenzio rotto dai monologhi deliranti dei clienti, dal fanatico religioso a quello che si definisce “il tempo morto di un film porno”, alla voce dal cellulare di Natasha. Bianca, la sua esistenza, i suoi veri sentimenti, rimangono delle incognite che il regista non ha potuto o saputo svelare.
22/02/2020, 22:00
Caterina Sabato