BIOGRAFILM 16 - NO NACIMOS REFUGIADOS
Dietro la parola "rifugiato" si nascondono moltissimi significati, molte vite e molte storie. L'obiettivo dell'italiano di Spagna
Claudio Zulian, con il suo ultimo documentario "
No Nacimos Refugiados", è quello di raccontare le storie uniche di otto persone riunite dalla casualità a Barcellona, provenienti da tutto il mondo e costrette a "rifugiarsi" in una terra libera.
Perché rifugiato è chi scappa da una dittatura (dal Sudamerica arrivarono in tanti negli anni '70 e '80, anche in Italia, e nessuno pensò di non accettarli...) o chi fugge dalle condanne a morte per omosessualità, da guerre e persecuzioni varie. Iryna, Mohamad, Gabriel, Boris, José Luís, Mahmoud, Maysam e George: sono avvocati, musicisti, manager, traduttori, guardie giurate, attori, operai in un call center ma per tanta, troppa gente, sono solo una cosa, "rifugiati". E per questo cittadini meno importanti, meno significativi.
Il pregio del lavoro di Zulian è proprio quello di far capire una cosa che pare ovvia a chi è più familiare con la materia, ma che può aprire gli occhi a tanti che la trattano con troppa superficialità. Certo, dedicare 10 minuti circa a ognuno di loro non aiuta a dare profondità, e alla fine della visione rimane la voglia di conoscerli meglio, ma l'obiettivo era evidentemente un altro (ed è stato indubbiamente centrato).
14/06/2020, 10:02
Carlo Griseri