VISIONI SARDE - Il 14 agosto tappa a Montresta
Venerdì 14 agosto 2020 alle ore 22 "Visioni Sarde" sarà a Montresta con una proiezione sotto le stelle presso l'anfiteatro comunale.
Il tour nell'isola della rassegna cinematografica dedicata al nuovo cinema sardo ci consente di scoprire posti forse meno conosciuti dal turismo di massa rispetto alle rinomate spiagge, ma ugualmente straordinari per ricchezze naturalistiche e culturali. Luoghi che custodiscono in realtà le radici più profonde della Sardegna e che vale la pena di scoprire e visitare, magari sfruttando proprio l’occasione di un appuntamento con i cortometraggi di “Visioni Sarde”.
La natura è stata particolarmente generosa con Montresta. Il piccolo centro che sorge su un collina della Planargia, a 15 chilometri da Bosa, si fa ammirare per la bellezza dei paesaggi, i profumi dei suoi boschi, l'odore dei fiori, l'aroma delle piante officinali, il volo dei grifoni, i suoi murales, i meravigliosi cestini intrecciati di giunco e asfodelo, il tipico pane "bistoccu" e i siti archeologici. Le diverse domus de janas presenti nel territorio sono di origine prenuragica, mentre il monumento più importante, la torre quadrata chiamata "Sa Turre", è di origine punica.
A Motresta si “respira Sardegna”, eppure il paese deve la sua identità alla migrazione, avvenuta nel 1746, di una cinquantina di famiglie di coloni greco corsi (manioti) provenienti dalla Corsica. Essi vi furono invitati dal re Carlo Emanuele III per popolare il territorio e dedicarsi all'agricoltura. L'esperimento, anche per l'ostilità dei bosani, non ebbe fortuna, ma di "Montresta la greca" rimangono tracce nel florido artigianato e in alcuni elementi dell'architettura locale.
Montresta è un piccolo centro, ma laborioso e vivace anche sotto il profilo culturale. Prova ne è per esempio l’aver deciso di ospitare una rassegna come “Visioni Sarde”, con la consapevolezza che il cinema non è solo intrattenimento, ma può rappresentare uno strumento di crescita sociale, culturale ed economica.
II film proposti da “Visioni Sarde” si caratterizzano per l'ampio spettro tematico con cui giovani autori alle prime armi si confrontano con registi più esperti e affermati, per raccontare storie diverse e mettere in gioco la propria interpretazione della realtà.
Sotto il cielo di Montresta nella notte del 14 agosto saranno proiettati in rapida successione i loro lavori.
Ecco il programma della serata:
DAKOTA DYNAMITE di Valerio Burli.
Nel 1992, una bambina in vacanza in Sardegna viene rapita dall’Anonima Sequestri. Cercherà aiuto dalla sua eroina a fumetti preferita.
L’ABBRACCIO di Simone Paderi.
Marina ripercorre la propria esperienza lavorativa: seduta su un divano, non senza difficoltà, cerca di ricordare il passato. Ma il racconto sfocia in un’emozione troppo forte per essere trattenuta.
LASCIAMI ANDARE di Roberto Carta.
Venanzio spera di imparare dal latitante Antonello a diventare un bandito temuto e rispettato. Qualcosa però va storto perché Antonello perde la testa: pensa di essere in contatto con gli alieni.
FOGU di Alberta Raccis.
Sacro e profano, cerimonie e feste religiose che si intrecciano con il rito quotidiano del cibo.
DESTINO di Bonifacio Angius.
Una giornata in cui il vuoto, la superstizione, l’angoscia e la paura daranno le conferme che un uomo senza qualità stava cercando da tempo.
FRAGMENTA di Angelica Demurtas.
Realizzato mediante l'utilizzo di filmati d'archivio e ispirato alle vicende biografiche dell’autrice, è la storia dell’esistenza di una bambina, donna e madre narrata attraverso il ricordo e la rielaborazione personale dei racconti e delle vicende di una famiglia.
GABRIEL di Enrico Pau.
Essere umani o soprannaturali non cambia, in mezzo alla vastità della natura rimane solo la fragilità umana e la potenza del mistero.
VALERIO di Gianni Cesaraccio.
Valerio vive di espedienti e sotterfugi, infischiandosene del figlio e della famiglia. Quando scopre che è il compleanno della nipote, farle un bel regalo sembra diventare la sua unica aspirazione.
Ingresso libero.
11/08/2020, 14:03