FESTIVAL DI LECCE - "L’Elemosina" di Gianni De Blasi
Laura, una donna benestante, decide di diventare una mendicante, vivendo per strada e abbandonando la sua lussuosa casa per partecipare al talent show "
L’Elemosina". Il format vede tre mendicanti contendersi la compassione del pubblico per accaparrarsi il montepremi finale. Dietro la scelta di Laura, c’è molto di più che la semplice voglia di apparire.
Gianni De Blasi costruisce un’accurata società distopica, attraverso ricercati effetti speciali e una fotografia che rimanda alla serie “The Handmaid's Tale”, per raccontare un’umanità non solo sommersa dall’immondizia e nella più profonda povertà ma soprattutto mancante di valori, di affetti, di felicità, incapace di guardarsi allo specchio.
““
L’Elemosina” è un progetto che è nato dieci anni fa”, ha spiegato il regista, “all’inizio avevo scritto un adattamento per un lungometraggio, poi l’avevo trasformato per farne una puntata pilota per una serie tv e poi alla fine l’urgenza di raccontare questa storia mi ha portato a pensarla sotto forma di cortometraggio. C’è un discorso a monte che riguarda proprio la mia poetica espressiva: non riesco a concepire il racconto senza che questo sia costruito su un simbolo, non riesco a parlare di fame nel mondo mostrando dei bambini che hanno fame, devo trovare sempre una chiave simbolica che poi possa raccontare l’argomento che tratto”.
Un argomento e una messa in scena che sembrano usciti direttamente da una puntata di “Black Mirror” serie antologica di Netflix, ambientata in un futuro dominato dalla tecnologia, che ha in parte influenzato
Gianni De Blasi nel creare il suo “disegno”:
“La prima cosa è stata per me trovare quello che era più attinente al “disegno” del personaggio e al contesto nel quale vivrà: per me i disegni dei personaggi erano
Iaia Forte e Demetra Bellina. Abbiamo fatto degli incontri in cui raccontavo a loro il contesto e loro mi restituivano delle sfumature, delle sfaccettature dei loro personaggi che non avevo nemmeno considerato”.
03/11/2020, 15:02
Caterina Sabato