MENTE LOCALE 7 - 22 film in concorso per le "Visioni sul Territorio"
Per la sua settima edizione,
Mente Locale - Visioni sul territorio, il primo festival italiano dedicato a promuovere e valorizzare il racconto del territorio attraverso la narrazione audiovisiva, apre le porte a tutti. Dalle colline tra Bologna e Modena in cui è nato, per l’edizione 2020 il festival si sposta sulla piattaforma docacasa.it, creata dall’associazione DER – Documentaristi Emilia-Romagna per far fronte alla chiusura delle sale, su cui saranno visibili gratuitamente i film alla pagina dedicata
https://festivalmentelocale.docacasa.it, che sarà
attiva da mercoledì 11 a lunedì 16 novembre 2020.
L’edizione 2020 presenta
22 film in concorso tra i quasi 4000 arrivati da ogni parte del globo, di cui 7 anteprime regionali, 6 anteprime nazionali e 2 anteprime assolute. Protagonista di questa selezione che come ogni anno presenta sguardi sui territori, multiformi e diversissimi tra loro, spaziando dal documentario fino ai corti di fiction e di animazione, è il continente asiatico, al centro di ben 9 film che raccontano storie che vanno dalla vita nella città di Gyumri in Armenia a trent’anni dal terremoto ai metodi cruenti degli allevamenti di cervi sui monti Altai in Russia; dalla resistenza alla ‘gentrificazione’ degli abitanti di Guangzhou in Cina al turismo estremo nella Chernobyl post-atomica, fino all’educazione dei bambini soldato in Russia a molto altro. Tutti i film sono visibili in streaming nel giorno di programmazione, a partire dalle ore 10 per le 24 ore successive.
In palio due premi in denaro per il migliore documentario e per la migliore opera di finzione, assegnati dalla giuria composta da Marco Cucco, ricercatore del DAMS di Bologna, Enza Negroni presidente della DER Documentaristi Emilia Romagna, Silvestro Serra direttore delle riviste del Touring Club Italiano, Loris Lepri e Olga Torrico di Sayonara Film e il nuovo premio distribuzione per un cortometraggio, in collaborazione con Elenfant Distribution, offerto dalla società Sayonara Film. Tornano inoltre le tre menzioni speciali dei partner consolidati del festival: quella consegnata dal Touring Club Italiano alla migliore opera che racconta il territorio italiano; quella del Segretariato MiBACT Emilia-Romagna alla migliore opera su beni culturali o promozione dell’identità culturale dell’Emilia-Romagna, infine la menzione con un premio in denaro assegnata dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, partner del festival, all’opera che meglio rispecchia i propri valori. Confermato anche per questa settima edizione il premio per il fotocontest di Grand Tour Emil Banca - Il cuore nel territorio, dedicato ai territori oggetto degli itinerari culturali organizzati da Emil Banca, la banca di credito cooperativo emiliana, che ha visto nel 2020 concorrere ben 528 fotografie.
Accanto ai film in concorso, il festival offre un programma di eventi collaterali, ospitati sempre sulla piattaforma docacasa.it nella sezione “Eventi live” in streaming gratuito: venerdì 13 novembre alle 18.30 la direttrice artistica del festival Giorgia Boldrini dialogherà di racconto del territorio attraverso l’audiovisivo con Massimo Gasole e Marco Cadinu, autori del documentario fuori concorso Funtaneris – Sulle strade dell’acqua, e con Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission; sabato 14 novembre (ore 18.30) sarà la volta della tavola rotonda con gli autori in concorso; mentre domenica 15 novembre alle 18.30 ci saranno le premiazioni del festival con la giuria e i partner.
Sarà possibile rivedere i film vincitori sulla piattaforma docacasa.it alla pagina https://festivalmentelocale.docacasa.it il giorno lunedì 16 novembre, dalle ore 10 per le 24 ore successive.
Il programma completo è su:
https://www.festivalmentelocale.it/programma-2020/.
IL CONCORSO
Entrando nel dettaglio del concorso, il primo giorno, mercoledì 11 novembre, saranno in programma tre documentari tutti a regia femminile: in anteprima assoluta, Through the lens di Costanza La Bruna, che cominciando da un piccolo seme, la lenticchia – la lens del titolo, racconta una tradizione millenaria conservata nelle mani e nella memoria degli anziani delle isole della Sicilia. In anteprima italiana, invece, Mujeres del campo della spagnola Marta Solano, un viaggio nella realtà nascosta della vita rurale della Cantabria e dei suoi verdi pascoli, dove donne forti e coraggiose si prendono cura del bestiame e della casa. Dal prestigioso IDFA di Amsterdam arriva invece The season, when velvet antlers get ripe della nota filmmaker russa Galina Leontieva, testimonianza cruda e veritiera della vita di un gruppo di pastori di cervi che si guadagnano da vivere grazie al commercio delle "corna di velluto" nelle remote montagne Altai della Russia, al confine con Cina, Mongolia e Kazakistan.
Sempre mercoledì, fuori concorso, il cortometraggio U’ Scantu di Daniele Suraci, girato in un piccolo paese nel sud della Calabria, la cui proiezione è organizzata in collaborazione con Unindustria Calabria Sezione Cinema Spettacolo ed Intrattenimento.
Per il secondo giorno, giovedì 12 novembre, è in programma una giornata corti e mediometraggi, sia di finzione che di genere documentario. Per le opere di finzione, in anteprima regionale, The Fourfold del canadese Alisi Telengut, corto di animazione, già premiato con una menzione speciale all’ultima Rassegna Internazionale del Cinema archeologico, che esplora la saggezza indigena, basata sugli antichi rituali sciamanici e le credenze animiste della Mongolia e della Siberia. Dagli stati Uniti arrivano invece Sin cielo di Jianna Marteen, corto ispirato alle tante storie vere di femminicidio in Messico e La dolce vita di Pouya Afshar, pluripremiato corto di animazione, che racconta di ‘Hope’ in fuga dalla sua città aggredita dalla guerra per trovare una vita migliore altrove. Chiude la selezione dei lavori di finzione, l’anteprima italiana di La Vendedora de Lirios dell’argentino Igor Galuk, storia di Jacinta e di sua nipote Indira, migranti boliviane, che raccolgono e vendono fiori al cimitero della città di Magdalena, risentendo dei pregiudizi razziali nei confronti delle popolazioni indigene.
Tra i documentari di giovedì 12 novembre anche l’anteprima italiana di Coexist di Komeil Soheili, un’immersione nella vita del pescatore Dela che nonostante sia cieco, pesca ogni giorno grazie alla sua abilità unica nel sentire il suono del pesce nel mare, sull’isola di Hormuz nel sud dell’Iran. In anteprima regionale, invece, Caravaggio era un maiale di Giacomo Bolzani, che racconta il percorso di Pasquale Martini, artista con alle spalle una quasi carriera da pubblicitario, che da anni lavora e vive con i suini; e il pluripremiato Beyond the glacier dello spagnolo David Rodríguez Muñiz, lavoro che riflette sui rapporti dell'uomo con l'ambiente naturale e analizza il futuro della specie in un contesto di caos geografico. Ancora uno scenario apocalittico con Troiane di Stefano Santamato, premiato al Venice Architecture Short Film Festival 2020, il corto ripercorre, dal punto di vista degli alberi, il viaggio degli abeti caduti durante la tempesta in Carnia dell’ottobre 2018, dai boschi friulani al teatro greco di Siracusa, dove diventano protagonisti della scenografia ideata dall’architetto Stefano Boeri per Le Troiane di Euripide. Infine in anteprima assoluta I giorni nel tempo di Enrico Poli, con le immagini della città di Bologna svuotata dal coronavirus durante il lockdown dello scorso marzo.
Il terzo giorno, venerdì 13 novembre, è dedicato interamente a sguardi sull’architettura, il paesaggio antropizzato e la città, temi da sempre molto cari al festival. In anteprima nazionale Enter through the balcony del filmmaker e produttore Roman Blazhan, qui alle prese con un’esplorazione del fenomeno dei balconi autocostruiti in Ucraina, considerando il balcone come una piccola forma architettonica e viaggiando attraverso la storia post-sovietica del Paese, la cultura e le relazioni tra spazio privato e spazio pubblico nelle città. Dall’Ucraina ci sposta in Cina con A new era un documentario in anteprima regionale del fotografo e regista franco argentino Boris Svartzman, che racconta la storia di un’isola nel mezzo della megalopoli di Guangzhou, un’area destinata a essere trasformata in un quartiere residenziale modello per la nuova middle class cinese, dove gli abitanti sono stati sgomberati ma sono tornati, opponendo resistenza al nuovo progetto.
Fuori concorso, presentato in collaborazione con Fondazione Sardegna Film Commission, Funtaneris - sulle strade dell’acqua di Massimo Gasole, un road movie alla ricerca delle fontane della Sardegna, tra manufatti storici e opere d’arte contemporanea di grandi maestri come Costantino Nivola, accompagnati da una guida d’eccezione, il prof. Marco Cadinu dell’Università di Cagliari. A questa proiezione è collegato l’incontro di venerdì, alle 18.30, con gli autori del documentario, Massimo Gasole e Marco Cadinu, e Nevina Satta, Direttrice Fondazione Sardegna Film Commission.
Sabato 14 novembre, in programma ancora quattro documentari. In anteprima regionale, Bedu bedda naish di Tekla Taidelli, un lavoro che ripercorre la storia dei beduini, dai tempi della guerra dei sei giorni alla rivoluzione turistica fino alla primavera araba e poi al golpe di al-Sisi e oggi all’Isis, mostrando come questo popolo sia stato offeso e violato. Ancora, Golden Fish, African Fish di Thomas Grand e Moussa Diop, vincitore del secondo premio, ex aequo, all’ultimo SiciliAmbiente Film Festival, un documentario dalle immagini potenti, girato nel sud del Senegal, una delle ultime zone di rifugio dell'Africa occidentale per un numero crescente di pescatori tradizionali, che resistono nonostante la crescente minaccia delle grandi industrie della pesca. Vincitore del primo premio all’ultimo SiciliAmbiente Film Festival è invece Stalking Chernobyl della regista brasiliana Iara Lee: a distanza di quasi trent’anni da quello che fu probabilmente il più terribile disastro nucleare del mondo, un’esplorazione di Chernobyl diventata oggi una grottesca attrazione turistica post-apocalittica. Con Gli anni che cantano di Filippo Vendemmiati, torniamo in Italia e più precisamente in Emilia Romagna, per un viaggio che ripercorre la storia del Canzoniere delle Lame, il gruppo che ha fatto la storia della canzone politica a Bologna e non solo.
Sempre sabato si segnala, alle ore 18.30, in streaming su docacasa.it la tavola rotonda con gli autori dei film in concorso a Mente locale - Visioni sul territorio 2020.
Domenica 15 novembre, sempre disponibili dalle ore 10 per le 24 ore successive, gli ultimi documentari in concorso. In anteprima nazionale Great Expectations di Sona Simonyan, documentario dedicato a Gyumri, la seconda città più grande città dell’Armenia, nonché città della regista, trent’anni dopo il terribile terremoto che l’ha distrutta uccidendo 30.000 persone e spazzando via tutto nel raggio di 20 chilometri. Sempre in anteprima nazionale, Lessons in courage del bielorusso Alexander Zubovlenko, testimonianza agghiacciante sull’addestramento dei bambini russi per diventare soldati, tra armi che sembrano giocattoli, allenamenti sfiancanti e tanta stanchezza. Chiudono la selezione 2020 due anteprime regionali: il pluripremiato Il passo dell’acqua documentario di diploma alla scuola di cinema Zelig di Antonio di Biase, omaggio alla terra d'Abruzzo e all'antico universo contadino ormai scomparso, dove l’autore attraversa la regione dalle vette della Maiella al mare Adriatico, in cerca di tracce, voci e volti; e Paroles de bandits del francese Jean Boiron-Lajous, che percorre la rotta transfrontaliera dei migranti tra Italia e Francia incontrando i ’banditi’, ovvero gli abitanti del posto, che difendono i diritti umani.
La giornata di domenica vedrà anche alle 18.30, in streaming su docacasa.it, la premiazione dei vincitori, alla presenza della giuria e dello staff direttivo del festival. E per tutta la giornata di lunedì 16 novembre, dalle 10 per le 24 ore successive, saranno di nuovo disponibili per la visione tutti i film vincitori.
05/11/2020, 15:39