L'UNO - L'ospite inatteso della notte di Capodanno
Una novitą improvvisa, giunta sulla Terra modificando lo
status quo e rimanendo impassibile per lungo tempo, arrivando a diventare parte della quotidianitą e costringendo - al contempo - tutti a un nuovo stile di vita, precario e dettato da rigide regole (come un coprifuoco entro cui rientrare nelle proprie case...). Potrebbe essere la trama per un film sul 2020 e sulla convivenza con il Covid-19, e invece č "
L'Uno", film tratto da uno spettacolo teatrale di qualche tempo fa (epoca non sospetta) che cerca - con ironia e garbo - di mostrarci come siamo, nelle nostre precarie convinzioni e minime certezze, come di fronte a un grande specchio.
Durante le ultime ore dell'anno, quando da mesi nel cielo si trova una misteriosa costruzione aliena, ribattezzata "
L'Uno", i destini di una coppia in crisi e dei loro amici pił stretti sono messi alla prova dallo scorrere sempre pił rapido degli eventi. La "relazione" con l'Uno li ha cambiati, li sta cambiando e probabilmente li cambierą, non per forza in peggio.
La compagnia Contrasto di Torino e il regista Paolo Carenzo sono stati sollecitati dai T3 (collettivo che comprende
Alessandro Antonaci, Daniel Lascar e Stefano Mandalą) a trasformare il loro testo in un film. "L'Uno" non rinnega la propria origine (quasi tutto si svolge in un unico luogo e tempo, durante la veglia di Capodanno) ma travalica l'impostazione teatrale grazie ad alcuni semplici ma efficaci flashback e a un uso intelligente degli spazi.
La coesione del cast (co-autore anche del testo) č evidente e rafforza il progetto, l'indipendenza della produzione e l'inevitabile scarsitą di mezzi non indeboliscono il tutto, rendendolo anzi pił immediato e coinvolgente.
19/11/2020, 08:15
Carlo Griseri