TORINO FILM FESTIVAL 38 - "Vera de Verdad", le interviste
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Io sono Vera - Vera di Verdad" è inserito nel programma Fuori Concorso del Torino Film Festival numero 38.
"L'idea del film - ha spiegato il regista
Beniamino Catena - parte da una domanda che si fa l'uomo da millenni: cosa c'è dopo la vita? Sono anche un appassionato di fantascienza e volevo fare un film di fantascienza ma senza dichiararlo: per questo ho scelto uno stile da documentario, molto diretto. Il film poi affronta più generi, come il personaggio di Vera non è facile da classificare. Abbiamo portato avanti la storia più attraverso i sentimenti che non con le parole, ci sono pochi dialoghi e poche spiegazioni. Adoro il personaggio della madre, credo che Anita Caprioli sia stata magistrale. Le location? In Liguria ci abito, proprio lì, ho sempre trovato straordinaria Punta Crena! Il Cile è venuto naturale: ad Atacama c'è un osservatorio bellissimo, è dall'altra parte del mondo e lì vedi le stelle anche a occhio nudo... A tutto ciò ho aggiunto le sonorità strumentali dei Marlene Kuntz: li conosco da tanto, ho girato i primi videoclip con loro a fine anni '90 e ho sempre pensato che fossero perfetti per il film".
Anita Caprioli interpreta la madre di Vera. "Quando Beniamino mi ha parlato della storia sono rimasta molto colpita, è qualcosa che ci appartiene profondamente ma che raramente si ha il coraggio di affrontare. Mi è piaciuto il mio personaggio, deve affrontare la perdita di una figlia e il desiderio di riempire quel vuoto. Non si tratta di qualcosa di tangibile, ha a che fare con la maternità, è qualcosa di ancestrale e istintivo. Poi c'è una seconda perdita e una sorta di accettazione profonda cui deve sottostare".
Marta Gastini è Vera nella seconda parte del film. "La difficoltà c'è stata nel creare un personaggio molto complicato, la mia Vera è una bambina nel corpo di una donna di 30 anni. E' una bambina speciale, che guarda la vita con sensibilità più avanzata ed evoluta rispetto ai coetanei. E' stato soprattutto molto difficile dare evidenza dei diversi stati di consapevolezza che la attraversano... Lavorare con Anita è stato bellissimo: sorprendentemente sono servite poche parole per capirci, è venuto tutto molto naturale, Anita è una donna profondamente accogliente e sensibile, come la persona che interpreta, mi sono affidata completamente a lei, è stato tutto molto facile".
Davide Iacopini interpreta il professore di Vera, che era con lei al momento della scomparsa: "Lui non è parte della famiglia ma ha con loro rapporto molto stretto, quando viene ritenuto responsabile gli crolla il mondo addosso. Vuole ricostruire cosa sia successo, mette in azione la sua mente scientifica e studia gli eventi, ma la scienza non riesce a dargli le risposte giuste. Quando invece decide di andare oltre troverà quella che non è forse la risposta che cercava, ma è “una” risposta e in un certo modo chiarisce la situazione".
22/11/2020, 09:05
Carlo Griseri