NATALE IN CASA CUPIELLO - "Eduardo è un punto di riferimento"
Martedì 22 dicembre alle 21,25 su Rai 1 andra' in onda per la prima volta il film “
Natale in casa Cupiello” di Edoardo De Angelis, versione cinematografica del classico di Eduardo De Filippo interpretato da Sergio Castellitto. Il progetto nasce per i 120 anni dalla nascita di Eduardo.
«È il primo tassello di un grande progetto legato a tutte le opere di De Filippo», spiega il produttore
Roberto Sessa. «L'idea mi e' venuta a Torino, dopo un incontro al Salone del Libro in cui un collega della Bbc spiegava i loro programmi su Shakespeare: Eduardo e' il nostro “bardo”, ho capito che era lui il personaggio giusto su cui lavorare». Una lavorazione resa complicata dal Covid-19, aggiunge Sessa: «I set chiusi per lunghi mesi ci hanno costretto ad accelerare i lavori, siamo fieri di riuscire a regalare al pubblico questo film in tempo per Natale».
La storia e' stata 'spostata' al 1950. «Cercavo un anno simbolico in cui i segni della guerra ci fossero ancora, ma fosse anche evidente l'inizio di una ripresa: un po' come penso sia il 2020», racconta
Edoardo De Angelis, cui verranno affidati anche i due prossimi film da De Filippo, “Non ti pago!” e un terzo ancora da definire. «Con me ci sara' sempre Castellitto, ho provato nostalgia del lavoro con lui già al momento dell'ultimo ciak, la nostra intesa e' stata eccezionale. La scommessa e' stata e continua ad essere quella di far rivivere quei testi dentro voci e corpi nuovi». L'operazione-Eduardo messa in campo dalla Rai prevede anche la disponibilità di tutti gli spettacoli teatrali messi in scena da lui per la televisione sulla piattaforma di RaiPlay. «Eduardo appartiene a tutta l'umanità, in modo viscerale», aggiunge ancora De Angelis. «E' un punto di riferimento letterario e teatrale, certo, ma ha anche modificato il mio sguardo sul mondo».
«Eduardo e' inarrivabile, sia chiaro», confessa
Sergio Castellitto. «Mi sono limitato a fare l'attore al servizio di un personaggio straordinario, preso per mano dal mio regista che ci ha accompagnato in questa “gioielleria di emozioni”: non ho mai avuto paura di affrontare la sfida. Luca e' il piu' vecchio di tutti in famiglia, eppure e' l'unico che riesce a conservare la potenza del bambino: la sua innocenza è pari alla sua potenza, tramite il presepe cerca di sistemare i problemi della famiglia. La messa in scena di Edoardo De Angelis e' straordinaria, ha rispettato la tradizione e l'archeologia e ci ha nascosto dentro una novità assoluta, l'introspezione. Eduardo l'ho visto da studente all'Accademia, al teatro Eliseo a Roma: ci sembrava una rockstar!».
«Contrariamente al mio personaggio, Tommasino - confida
Adriano Pantaleo - a me e' sempre piaciuto il presepe... Dopo tanti anni in cui non lo facevo piu', pero', grazie al film ho ritrovato l'amore per questa tradizione di famiglia, spero di poter portare presto mia figlia a visitare le botteghe di san Gregorio Armeno. Questo per i giovani attori napoletani e' "il" ruolo, si ambisce a interpretarlo come per un Romeo o un Amleto... Mi sono sentito responsabilizzato, ma al fianco di un cast eccezionale come questo ho lavorato al meglio, grazie anche a un regista di cui ero fan da spettatore e di cui ora sono fan anche come persona! E' stato un dono ripartire con questo progetto dopo il primo lockdown, sentivamo la gratitudine verso questa "cosa" che ci stava accadendo...».
Pina Turco, infine, interpreta l'altra figlia, Ninuccia. «Recitare in questo film e' stata una gioia immensa, si tratta di un personaggio cui il Maestro Eduardo teneva moltissimo, in molti carteggi lo ha ribadito, lo ha scritto pensando a una figlia persa molto giovane... Una donna, fragile, antica ma con tratti contemporanei, e anche molto romantica. Ho sempre amato l'interpretazione che ne dava Lina Sastri, proprio per questo ho cercato di farne una mia versione completamente diversa... e' stata un'esperienza meravigliosa questo set, per me come per tutti gli altri».
14/12/2020, 18:51
Carlo Griseri