Note di regia de "Il Capolavoro"
II cortometraggio “Il Capolavoro” nasce dall'esigenza di raccontare il sentimento di solitudine e incomprensione che si può provare all'interno di una relazione. Nonostante parlare di solitudine in una relazione possa sembrare un paradosso, è una realtà che chiunque può aver provato sulla propria pelle. II mood del cortometraggio, però, non vuole essere deprimente o malinconico, ma abbraccia un'ironia da dramedy, simile al film “500 Days of Summer” (Marc Webb, 2009). La prima parte del progetto è scherzosa e irriverente, anche grazie all’animazione introduttiva, ma lentamente si trasforma in un vero e proprio dramma con un finale emotivamente travolgente. Provare a mischiare così tanti stili ed emozioni in soli dieci minuti è un rischio, ma allo stesso tempo può essere la caratteristica vincente di questo prodotto.
Stefano Moscone