ANNA BELLATO - "Quasi Natale è un film di ricordi e di fantasmi"
E' stato uno dei titoli più discussi e apprezzati all'ultimo Torino Film Festival, e dal 26 febbraio sarà visibile su Sky Primafila: “
Quasi Natale” di Francesco Lagi è impreziosito da un affiatato cast di cui fa parte anche l'attrice
Anna Bellato, già vista al cinema in film come "Mia madre" di Nanni Moretti, "L'ospite" di Duccio Chiarini e nei lavori da regista di Gipi.
Anna, "Quasi Natale" è stato una delle vere sorprese del TFF.
Sono contenta di sentirlo, a noi era sembrato piacesse ma in una edizione online è difficile capire le reazioni del pubblico...
E' la storia di tre fratelli che si ritrovano qualche giorno prima di Natale nella loro casa di infanzia, perché la madre è in ospedale e li ha riuniti per dir loro una cosa.
Quelli prima della festa sono giorni un po' particolari, ci si rivede con le persone che abbiamo avuto vicino durante l'infanzia, ma ormai si è adulti e i rapporti cambiano, sono convivenze quasi "obbligate", in cui si confrontano affetti molto profondi ma delicati.
Il film si svolge in questa bolla fatta di ricordi, di scoperte, anche di fantasmi in qualche modo (la casa in cui ci troviamo ne è piena): in più, si aggiunge un personaggio esterno che un po' per caso si ritrova in quella situazione intima.
Come potremmo definirlo?
E' sicuramente una commedia, negli Stati Uniti la chiamerebbero "dramedy" ma non c'è una parola esatta in italiano. Anche se le grandi commedie all'italiana di una volta avevano questo miscuglio, oggi una parola non c'è.
Nel film lei è Chiara.
Si tratta di una persona con delle fragilità, che esterna a volte in maniera buffa ma che è anche complessa, divertente e non risolta (un po' come me e la maggior parte delle persone!). Può avere reazioni inaspettate, è ingarbugliata tra passato e presente, fatica a equilibrare la sua nuova famiglia con quella d'origine.
Ma tutti i personaggi del film hanno dei "quasi"...
Il cast è composto dalla storica Compagnia Teatrodilina.
Sì, lavoriamo da un po' di anni insieme, questo era uno dei nostri spettacoli. Quando un amico e produttore, Alfredo Covelli, ha detto "proviamo a farne un film" ci siamo messi in moto: era un nostro desiderio, da sempre ci muoviamo tra i due media.
Nei film spesso ci sono poche prove e poco tempo, qui invece abbiamo accolto in modo profondo storia e personaggi: ci siamo affidati al nostro regista, Francesco Lagi, ed è andata bene.
Ci interessava mantenere l'atmosfera del copione teatrale, per noi molto importante, fatta di sensazioni e rapporti.
Veniamo da un anno difficile per cinema e teatro...
Un anno difficile che ha messo in luce problemi più profondi, che c'erano già prima.
Con il teatro siamo fermi da un anno: di solito siamo ospitati da piccole realtà, che sono quelle che hanno sofferto di più perché hanno platee piccole e la riduzione di posti disponibili avrebbe reso insostenibile il loro lavoro. Ma siamo pronti a ripartire, quando sarà possibile.
Con il cinema è andata meglio, ho girato "Mental", una serie per Raiplay, ho fatto un film con Andrea Segre ("Welcome Venice") che dovrebbe uscire al cinema. Il set è stato come un paraurti, con difficoltà ma è ripartito e mi ha aiutato. Intanto mi potete vedere nel film di Gipi "Il ragazzo più felice del mondo", arrivato da poco su Prime, e presto in "Rocco Schiavone".
24/02/2021, 09:10
Carlo Griseri