Note di regia di "Vicini"
Questo cortometraggio se da un lato può sembrare il racconto di una violenza di genere, dall’altro punta a mantenere il focus sulle quattro personalità che costruiscono, su iniezioni ripetute e quasi inconsapevoli di violenza psicologica, una storia inquietante e soffocante. Dentro l’eleganza polverosa di una casa mausoleo, proprietà di una famiglia della nobiltà decaduta, i quattro personaggi s’incontrano e si sfuggono facendo trapelare una somiglianza dei propri traumi come dei desideri. Arrancano e annaspano, immersi in un’inettitudine irrecuperabile, inconsapevole tanto da sembrare malattia e fino a nuocersi a vicenda. La casa diventa campo magnetico, dove i corpi mantengono sempre una distanza minima e dentro un’area di dolore strabordante, si contaminano, si scontrano deformandosi l’un l’altro, si contorcono, non combaciano, eppure si cercano restando dolorosamente vicini.
Federica Biondi