Note di regia di "Fuoriclasse - Dai
Banchi di Scuola alle Classifiche"
La sfida di questo documentario sta nel raccontare due generazioni di artisti, due modi di fare carriera diversi, sia a livello di parole che visivo. I colori pop e le grafiche in stile urban creano un distacco tra per le interviste ai giovani cantanti e la narrazione più lineare di professionisti del mondo dello spettacolo che spiegheranno questo cambio di paradigma. La narrazione si svilupperà attorno alle vite di giovani ragazzi la cui quotidianità è stata stravolta in pochi giorni. Si parte proprio da dove tutto è iniziato: le loro case, le camere da letto, i primi programmi al pc usati per caricare le tracce in rete. Il tema affrontato nel documentario è interessante perché assolutamente nuovo e in continua evoluzione. GenZ, nuovi social, nuovi media e la possibilità di raggiungere potenzialmente migliaia di persone. Questo ha anche i suoi lati negativi: cyber bullismo, gestione di hater e follower in prima persona. Ogni artista può raggiungere qualsiasi persona nel mondo ma tutto il mondo gli può entrare dentro senza filtri o tutele. Il tema rimane trasversale per tutti questi artisti, anche se le produzioni sono diverse e i generi musicali cambiano, l’approccio alla musica rimane lo stesso. Per questo emergono artisti come Anna di “Bando” che con 10 euro per una session e un profilo su Spotify si è ritrovata prima in classifica e con un disco di platino in tasca nel giro di pochi giorni. Dirigere un documentario come questo dà la possibilità di fare un prodotto che sia forte a livello visivo grazie agli artisti intervistati ma che abbia anche una storia forte di cambiamento che racconta un momento di svolta nella storia della musica.
Alessandra Tranquillo