Sinossi *:
Molti dei generi musicali che vanno per la maggiore in Italia in questo momento, come l’urban e l’it-pop, hanno diversi aspetti in comune. A colpire è soprattutto un radicale cambio di paradigma rispetto al passato: se fino a vent’anni fa la maggior parte delle band, o dei singoli artisti, emergeva dopo una lunga gavetta fatta di palchi di provincia, concorsi, demo, sale prove, cover e lezioni di musica, e se fino a dieci anni fa il modo migliore per farsi notare era partecipare a un talent show, le nuove star di oggi e di domani fanno tutto senza neppure uscire dalla cameretta. In genere sono ragazzi giovanissimi, tecnologicamente molto smart: pubblicano canzoni che scrivono, producono e registrano da soli, spesso senza avere una vera e propria formazione musicale. Il loro palcoscenico sono i social e le piattaforme streaming, e per arrivare al successo e al tanto sospirato contratto discografico possono impiegarci solo poche settimane (e altrettante potrebbero volercene per cadere nell’oblio, il rovescio della medaglia). Le loro storie sono profondamente diverse, ma si assomigliano tutte, in fondo: complici anche i cambiamenti del mercato e il peso sempre più schiacciante dell’immagine, dello streaming e dei social, per la prima volta ci troviamo di fronte a una leva di esordienti assoluti che a volte riesce a trasformare la passione in un mestiere perfino prima ancora di aver finito il liceo. Ma se la fama è a portata di mano, è sempre opportuno coglierla al volo senza avere la maturità artistica e personale necessaria per districarsi in un mondo di squali?

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