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LECCO FILM FEST 2 - Il bilancio finale


LECCO FILM FEST 2 - Il bilancio finale
Donatella Finocchiaro con Paolo Baldini
Si è conclusa il 1° agosto la 2ª edizione del Lecco Film Fest. Un’esperienza al plurale, perché comunitaria, promossa da Confindustria Lecco e Sondrio e organizzata da Fondazione Ente dello Spettacolo, resa possibile grazie alla collaborazione di un territorio, quello lecchese, che ha lavorato unito per la realizzazione di questo secondo appuntamento in un’estate ancora segnata della pandemia.

Sono state oltre 5000 persone, lecchesi e non solo, che nei 4 giorni del festival - dal 29 luglio al 1° agosto - hanno preso parte ai 26 eventi del Lecco Film Fest cui hanno partecipato 44 ospiti: una manifestazione realizzata da 50 professionisti dello staff dai 150 volontari che hanno conferito lo stile e il senso a questo incontro. E poi anche 1 anteprima nazionale e la riapertura di 1 sala cinematografica.

La 2ª edizione festival ha messo al centro lo sguardo delle donne e il divario di genere ancora troppo grande nel Paese: sul tema ha preso la parola anche l'on. Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia: «Le donne oggi non si trovano alla pari degli uomini, con le stesse opportunità, nel mondo economico, nel mondo lavorativo, nel mondo politico ecco perché, invece, oggi è prioritario dare concretezze e possibilità affinché l’Italia davvero raggiunga quella parità».

Di parità nel mondo del cinema hanno parlato anche le attrici Donatella Finocchiaro che, come Sophia Loren, crede che le attrici debbano scegliere quali personaggi interpretare: donne che abbiano qualcosa da dire, non solo mogli o figure ancillari a quelle maschili. Incisiva anche Maria Roveran: «Il #MeToo ha provocato scalpore e ha fatto dire a molte “è successo anche a me”. Ma ci si è fermati lì. Ora bisogna costruirla la parità, parlandone, conquistandola e lavorando sui rapporti tra donne e uomini nel mondo dello spettacolo».

Sono molte le donne e gli uomini del cinema, della cultura, della chiesa, del giornalismo, delle Istituzioni che hanno accolto l’invito di venire a Lecco, per raccontarsi, condividere il proprio lavoro e descrivere quella che è stata la “linea guida” dell’edizione_ “Ciò che fa bello il mondo”. Tra le definizioni donate alla comunità c’è quella di Giacomo Poretti: «Sono tantissime le cose che mi fanno contento e mi fanno vedere bello il mondo. Anche solo questo paesaggio di Lecco, per esempio». Maya Sansa invece tocca le corde profonde dell’anima: «Temo che senza l’empatia siamo perduti: spero che questo sentimento torni ad essere una priorità nelle relazioni umane».

Tra i film, i documentari e gli spettacoli teatrali c’è stata anche la riapertura di un cinema, il Nuovo Aquilone: «È un segnale fantastico quando, in un periodo di chiusure e restrizioni, un luogo di cultura riapre, con le forze della sua comunità e dei volontari che partecipano attivamente», ha detto Antonio Albanese che con il regista Giulio Base ha rimesso in moto il proiettore fermo da quarant’anni.

Quattro film e una serie sono stati proiettati nelle sale e nelle piazze in cui ha preso vita il Lecco Film Fest, su tutte l’anteprima nazionale del film "A Chiara", introdotta dalle attrici protagoniste Swamy Rotolo e Grecia Rotolo e dal produttore Paolo Carpignano. Il film ha vinto l’Europa Cinema Cannes Label per il miglior film europeo al Festival di Cannes 2021. Lecco ha avuto anche l’occasione di ascoltare in collegamento Jonas Carpignano, il regista del film che ha consigliato di guardare la pellicola «con la mente aperta».

Il Lecco Film Fest per tutti e quattro i giorni ha fuso i linguaggi che raccontano la cultura: ospitando anche quello musicale grazie alla mostra Nuovo Cinema Morricone, dedicata al maestro Ennio Morricone nel primo anniversario della scomparsa.

Mons. Davide Milani ha voluto così commentare la seconda edizione del festival: «È stato un successo la seconda edizione del Lecco Film Fest. E lo è stato grazie alle oltre 5000 persone che hanno partecipato e vissuto con passione i 26 eventi in programma. Grazie ai 150 volontari, la maggior parte giovanissimi, che non si sono risparmiati nel loro servizio. Grazie alle 50 persone dello staff che hanno lavorato assiduamente per rendere possibile l’impossibile, grazie a Confindustria Lecco e Sondrio, alle Istituzioni e agli enti filantropici, alle imprese che lo hanno sostenuto. Abbiamo visto film, partecipato a dibattiti, organizzato mostre, corsi per i giovani, masterclass, abbiamo condiviso la mensa, l’amicizia, la passione per il cinema e tante riflessioni. Abbiamo fatto comunità. Abbiamo capito che “Ciò che fa bello il mondo” è l’incontro con l’altro. Tutti insieme ci siamo messi a servizio per realizzare tutto questo: il cinema e la cultura sono stati i linguaggi che ci hanno permesso questa festa delle relazioni. Proprio di legami autentici, personali, in presenza abbiamo bisogno in questi tempi così difficili».

La volontà di realizzare la terza edizione è il segno che il Lecco Film Fest è un'occasione imperdibile per le donne e gli uomini del cinema, della cultura, della chiesa, del giornalismo, delle Istituzioni per raccontarsi, confrontarsi, lasciarsi incontrare, conoscere, dialogare, condividere il proprio lavoro, per crescere, ascoltare, ragionare, pensare, guardandosi negli occhi colmi di bellezza. La prima edizione è nata come una scommessa, in piena pandemia, ma già con l'obiettivo, che si sta raggiungendo, di diventare un appuntamento fisso.

«Lo scorso anno Confindustria Lecco e Sondrio ha scelto di promuovere per la prima volta Lecco Film Fest pensando al futuro del territorio e guidata dal desiderio di contribuire a creare un evento nuovo e non scontato, che potesse consolidarsi e crescere nel tempo – ha commentato il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva – La seconda edizione ha confermato che il festival organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo ha tutte le caratteristiche di un evento già apprezzato dal pubblico, con le potenzialità per svilupparsi gradualmente e catalizzare l’attenzione ben oltre i confini del nostro territorio. Alle Istituzioni, alle molte realtà e alle persone che, in modi diversi ma sempre preziosi, con il loro contributo hanno consentito di arrivare all’edizione numero due vanno i nostri ringraziamenti. Personalmente sono convinto che Lecco Film Fest contribuisca a “fare bello” il nostro territorio, che dal punto di vista naturalistico è già bellissimo, e che possa concorrere a valorizzarlo e a farlo scoprire ad un pubblico sempre più ampio».

PierPaolo Carini, amministratore delegato di Egea, main sponsor della seconda edizione del Lecco Film Fest, si è dichiarato soddisfatto dei risultati: «È stato bello essere presenti in un'occasione di comunità insieme a Confindustria Lecco e Sondrio e con Fondazione Ente dello Spettacolo. Abbiamo trovato a Lecco un ambiente molto bello in cui fare cose insieme. Abbiamo trovato una grande organizzazione e un gran senso di collaborazione. Penso che ce ne fosse e che ce ne sia ancora molto bisogno».

09/08/2021, 09:45