Note di regia di "Ti Ho Seguito Senza Conoscerti"
Conoscevo la figura di Padre Pino Puglisi molto superficialmente. Sapevo che era un prete ucciso dalla mafia nel periodo delle grandi stragi, ma non conoscevo la storia e la levatura di questo grande personaggio. Mi sono avvicinato alla sua figura quasi per caso, dovendomi occupare dell’allestimento multimediale della “Casa Museo Beato Puglisi” che da alcuni anni è aperta al pubblico nel quartiere di Brancaccio.
Ho intrapreso una approfondita attività di ricerca di materiale fotografico e video relativo alle attività svolte dal sacerdote, di pubblicazioni, film e documentari prodotti successivamente alla sua uccisione. La maggior parte di questo materiale (moltissimi gli scritti, poco il materiale audiovisivo prodotto e quest’ultimo speso carente in termini narritivo-creativo), affronta il tema biografico di Puglisi, la sua storia, il suo percorso formativo fino all’insegnamento nelle scuole, il suo passaggio per Godrano, dove ha lasciato un segno indelebile per la collettività di quel luogo, transitando per i quartieri più poveri e degradati di una Palermo dalle tinte contrastanti, fino ad arrivare a Brancaccio, una terra senza regole, dove all’inizio degli anni novanta mancavano strutture basilari per la vita di una comunità, dagli impianti fognari alla scuola media, e dove la vita era regolata dal clan dei Graviano, veri signori e padroni del quartiere.
Ma cos’è cambiato in Sicilia in 25 anni dalla sua morte? A cosa è servito quel martirio? Questa è la storia che nessuno ha ancora raccontato e che voglio narrare in questo documentario.
Ho deciso, così, di muovermi dalla figura di Don Pino Puglisi per raccontarne concretamente l’eredità e gli effetti nel territorio palermitano in particolare, e siciliano in generale, seguendo le sue orme, il suo cammino, i luoghi che il prete di Brancaccio ha vissuto, attraverso la testimonianza delle persone che hanno avuto il privilegio di averlo accanto. È così che h pensato ad un personaggio verosimile, Davide, un fotoreporter triestino inviato in Sicilia per raccogliere un dossier su Palermo, poi folgorato, lungo il cammino, dal desiderio di conoscere 3P partendo da una visione totalmente laica. Utilizzando la tecnica narrativa del ducu-drama, il personaggio si muove tra luoghi di incantevole bellezza e inferni urbani, tra gente onesta e accogliente e branche della società costretta a delinquere.
Ritengo che il film prodotto potrà godere di una facile spendibilità in termini di distribuzione, sia per il suo valore didattico, inteso come documentazione di un fatto chiave nella storia socio-politica della nostra Isola, con l’obiettivo di alimentare la memoria soprattutto nelle nuove generazioni, sia per l’afflato narrativo con cui sarà trattato l’argomento, che renderà il documentario attraente per la divulgazione televisiva e cinematografica.
Lorenzo Daniele08/09/2021, 10:07