Note di regia di "El Nido"
NEST - EL NIDO nasce nel 2015. Ero alla ricerca di una storia con una lista ingredienti molto concisa: pochi personaggi; unità di luogo; trama accattivante. Così ho pensato a due perfetti sconosciuti, rinchiusi in un rifugio accogliente e in fuga da una pandemia zombie. A quel tempo, parole come distanziamento sociale, lockdown e green pass erano lontane dal gergo di tutti o, per lo meno, considerate lessico morto. Ma, come spesso accade, la realtà supera la finzione. Quello che all';inizio era un film concepito come un originale mix tra horror e pièce teatrale - o come amavo chiamarlo: il figlio illegittimo di "28 Giorni Dopo" e "Aspettando Godot" - è diventato improvvisamente il riflesso del Mondo intorno. Superare le restrizioni Covd-19 è stato difficile, ma grazie al talento di tutti ci siamo riusciti, cogliendo un'opportunità inaspettata: usare il genere horror per parlare di qualcosa di attuale e significativo per il pubblico. Perché, alla fine, questo credo sia l'obiettivo principale di qualsiasi narrazione, specialmente di quel tipo molto particolare che attinge all’immaginazione: aiutare a capire tempi spaventosi e situazioni complesse. Per scrutare l'oscurità più tetra e non averne più paura.
Mattia Temponi