Note di regia di "Il Pranzo di Francesco"
In un tempo ormai lontano, un giornalista chiese a Papa Francesco:
“Qual è il film che le è più piaciuto?”
“Il pranzo di Babette” rispose il Papa.
“E perché?” chiese il giornalista.
“Perché attorno a un tavolo conviviale le persone si aprono e raccontano
le loro vite” rispose Papa Francesco.
Noi abbiamo avuto la fortuna di filmare il tavolo conviviale attorno al quale Papa Francesco era seduto a consumare il povero cibo che gli ultimi della terra gli avevano offerto, durante la sua visita a Palermo per la beatificazione di Padre Pino Puglisi, martire della violenza mafiosa. L’autorità morale più alta del pianeta, che mangia, scherza, parla con gli ultimi: i poveri, i migranti, i carcerati, i malati, gli scarti della società dei consumi che non hanno niente e non hanno voce. Cosa hanno raccontato delle loro vite? Cosa hanno chiesto? E cosa ha risposto Papa Francesco? E’ questo, più o meno, il senso e il significato del racconto che troverete nel film, che non a caso, abbiamo voluto chiamare “
Il Pranzo di Francesco”.
Pasquale Scimeca