DIVERGENTI 11 - "Caer", l'orgoglio delle "putas" del Queens
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Caer” è un documentario sperimentale che mescola fiction e realtà per raccontare le lotte per il riconoscimento delle donne trans latinoamericane come lavoratrici del sesso nel Queens a New York. “Sex work is work” è, infatti, uno dei motti del Collettivo Interculturale Transgrediendo che ha collaborato insieme al regista
Nicola Mai alla realizzazione del film. Ashley e Jennifer, le due protagoniste, attraverso le vicende di Rosa e Paloma, personaggi di fantasia creati per la fiction mostrata nel documentario, raccontano le loro esperienze e le speranze per il futuro dopo un passato di violenze, soprusi, discriminazione e povertà. Un futuro nel quale avere più tutele e diritti come qualsiasi altro lavoratore. Nel loro racconto emerge, infatti, il clima di intolleranza verso trans e migranti da parte di alcuni elementi della polizia che riflette quello di una fetta della società statunitense e non solo.
Le protagoniste lottano contro i pregiudizi sulle lavoratrici del sesso, il loro è un mestiere come un altro, esclusi casi limite: “
Mi piace, sono innamorata del mio lavoro come un medico lo è del suo”, dichiara Jennifer. Il documentario fa emergere quindi il controverso tema del traffico di esseri umani confuso ancora con la prostituzione che le protagoniste del documentario scelgono di svolgere, ma considerato ancora un reato: “
Non vogliamo la legalizzazione, vogliamo la depenalizzazione”, è quello che viene chiesto durante la manifestazione per le strade del Queens che chiude il film, una marcia colorata e gioiosa di persone fiere di essere delle “putas”, forti di fronte alle ingiustizie e alle discriminazioni che lottano per i loro diritti anche se c’è ancora tanta strada da fare.
Il documentario è dedicato alla memoria di
Lorena Borjas, madre della comunità trans latinoamericana nel Queens, tra le prime vittime del COVID-19.
02/12/2021, 23:00
Caterina Sabato