Note di regia di "Oligarchico (Mosaico da Camera)"
Il cinema/video come impossibilità di fuga. Non c’è storia, solo azioni, geografie: la Storia è già stata e il protagonista è rimasto fuori, escluso a sua insaputa, per sua fortuna, a suo danno. Impotente, cerca di costruirsi uno spazio vitale da cui farsi trasportare. Oligarchico è composto da quattro paragrafi, in ognuno una superflua visione, un disturbo della vista, un fisico tentativo di assaporare l’immagine, unico palpito in quest’eremo: nell’ultimo, il protagonista cerca di riavvolgere le sue mancate passioni attraverso la partecipazione ad un rapporto sessuale in vhs intarsiandosi in questa battaglia, finalmente protagonista…ma solo ai suoi occhi.
I disturbi della tecnologia video sono ‘errori rivelatori’ capaci di generare identificazioni e fusioni formali: l’invasore e l’invasato si dissolvono in questo mosaico siderale.
Carlo Michele Schirinzi