IL FILO INVISIBILE – Un legame di sangue non indispensabile
Diretto da
Marco Simon Puccioni, è la storia di Leone (
Francesco Gheghi) che documenta la sua famiglia per un progetto scolastico, grazie al quale i suoi compagni, forse, inizieranno ad avere meno pregiudizi nei suoi confronti e lui capirà che anche una coppia omosessuale può attraversare momenti difficili come qualsiasi altra.
Sì, perché talvolta i pregiudizi non li ha soltanto chi guarda dall’esterno, ma anche chi vive da vicino la “diversità”. E difatti Leone mai avrebbe pensato che i suoi papà, Paolo e Simone (
Filippo Timi e Francesco Scianna), avrebbero potuto mandare all’aria il loro amore poco dopo la tanto attesa unione civile, a causa dei ripetuti tradimenti di uno dei due.
Un serioso
Francesco Gheghi domina l’impeccabile performance che vede il suo personaggio fungere da collante tra persone, compagni di classe dubbiosi e incerti sulla propria sessualità, amori, amicizie… si tratta del classico ragazzino empatico che ascolta gli altri con piacere, ma sa farsi valere e sbotta quando le persone che lo circondano gli rompono i coglioni.
Il plot twist della storia si raggiunge quando in seguito a un incidente dovuto all’esasperazione di Leone si scopre che in realtà il ragazzo non è figlio biologico di nessuno dei suoi due padri, ma del defunto compagno della madre surrogata Tilly (
Jodhi May), che per lui è sempre molto presente.
Ed ecco che da una famiglia arcobaleno, nasce una famiglia allargata. Leone non prova astio nei confronti di nessuno, ma abbraccia tutti con la stessa intensità.
Nonostante inevitabilmente Paolo e Simone divorzieranno, il filo invisibile che lega questa famiglia non gli permetterà mai di separarsi del tutto. Leone avrà sempre due papà, un padre angelo custode, una madre surrogata e degli amici su cui contare.
13/07/2022, 12:24
Silvia Nobili