VENEZIA 79 - "Margini" apre la Settimana della Critica
Un racconto ambientato nel 2008, uno stile tutto toscano dei personaggi ma anche delle dinamiche che muovono il film. Un 2008 che sembra mille anni fa, epico come le vicende che Michele, Edoardo e Iacopo si costruiscono intorno per smuovere le acque di una città di provincia, Grosseto, odiatissima per la sua immobilità, come spesso accade nei film toscani.
I tre musicisti suonano punk hardcore alle feste e nelle sagre ma la svolta arriva quando decidono di organizzare un concerto del loro gruppo preferito, gli americani Defense. I tre amici, spalleggiati, osteggiati, aiutati e ostacolati da parenti e amici, si imbarcano in questa avventura che li porterà verso decisioni e cambiamenti definitivi.
Niccolò Falsetti scrive, con
Francesco Turbanti e
Tommaso Renzoni, e dirige un racconto di formazione, malgrado i personaggi siano più che maturi, usando proprio la staticità della provincia per accendere la miccia del rinnovamento. Avranno successo i nostri eroi nell'organizzazione del concerto della vita o tutto rimarrà come prima?
Oltre ai tre giovani musicisti, interpretati da
Francesco Turbanti (Michele),
Emanuele Linfatti (Edoardo) e
Matteo Creatini (Iacopo) da sottolineare la prova di
Nicola Rignanese, gestore di una sala da ballo e padre acquisito, non troppo soddisfatto, di Edoardo.
Margini ricorda nella struttura altri film made in Toscana, come ad esempio "
I Primi della Lista" di Rohan Johnson. Grandi dialoghi, scontri all'ultima battuta, voglia di rompere le regole e scappare senza allontanarsi troppo da casa.
02/09/2022, 15:00
Stefano Amadio