E' STATO TUTTO BELLO - Vita e gesta del grande Pablito
Paolo Rossi, eroe del Mundial di Spagna 82. Campione del mondo, grande attaccante che si trovava a suo agio più nelle provinciali che alla Juventus; fiuto del goal, dribbling, rapidità e due ginocchia fragili che, sin da piccolo hanno messo a rischio la sua carriera.
Walter Veltroni parte da lontano, da quando Paolino bambino gioca con il fratello e gli amichetti nell'uliveto vicino a casa. Una parte di finzione, ricostruita in bianco e nero e accompagnata da una musica che stimola il ricordo e accompagna la spensierata vita del ragazzino tra i campetti e le parrocchie pratesi. Paolo è il più forte di tutti e a raccontarcelo, anzi a testimoniarlo, sono i suoi vecchi compagni di gioco, riuniti intorno a un tavolo tra aneddoti, valutazioni tecniche, qualche pisolino e la certezza condivisa che
Paolo Rossi fosse, già da piccolo, il numero uno.
"
È Stato Tutto Bello" è una cronistoria, un racconto di vita che prosegue con il passaggio alle giovanili della Juventus, le squadre minori professionistiche tra serie B e seria A, l'intoppo del calcio scommesse, il glorioso mundial, il ritorno al calcio giocato, il ritiro e la famiglia fino agli ultimi giorni di vita, alla fine 2020.
Il documentario si avvale di una buona ricerca di immagini di repertorio di
Spagna 82, alcune non Rai, inedite o poco conosciute e lì, dove ci sono compagni e amici, i grandi campioni come
Tardelli e Cabrini (ma anche i colleghi di Vicenza e Perugia) a raccontare la storia il coinvolgimento sale, i ricordi di ognuno si fanno più vivi e coinvolgenti. Nelle parti d'apertura e chiusura, Veltroni inciampa nel sentimentalismo, alla ricerca di una lacrima che va oltre il personale ricordo che lo spettatore ha di Rossi e delle sue gesta, andando a creare, con il supporto di una colonna sonora didascalica, un ibrido che decolora l'epica sportiva ma allarga la forbice del pubblico.
17/09/2022, 10:10
Stefano Amadio