Gli esseri umani sono degli animali sociali, ma l'attuale tendenza è una vita al singolare. Case sempre più piccole, alimenti venduti in confenzioni singole, se vuoi svagarti non esci, ma ti metti seduto al cellulare. La solitudine è di moda ed è contagiosa. Sembra un paradosso ma se due persone al bar tendono ad isolarsi al cellulare piuttosto che parlarsi, ecco che entrambi si sono contagiati la solitudine. Ci chiudiamo in noi stessi, immergendoci nella vita virtuale in cerca di una miglior vita sociale, ma facendo così ci perdiamo il sorriso del barista mentre beviamo il nostro caffè e ci perdiamo l'opportunità di essere felici in un quel determinato momento. Andrea è un ragazzo che crede nel prossimo, ha fiducia nelle altre persone ed è convinto che la vita è fatta di momenti di gioia reale condivisa con persone estranee. Purtroppo intorno a lui nessuno sembra voler ascoltare le sue parole, si sente solo, perchè nessuno sembra essere collegato alla realtà. Sembrano tutti piuttosto collegati ad una realtà social, dove spazio e tempo agiscono ridefinendo il presente in una visione priva di centro che smaterializza la realtà oggettuale. E Andrea che per lui "niente è più interessante delle persone" decide di abbandonare la vita social e le conseguenze di questo suo gesto sono immediate, immediate come lo sono le foto, i video, le dirette, i post, i ricordi e gli amici virtuali.
