CARLO LEVI. LO SGUARDO IN MOVIMENTO - Il 29 novembre a Roma
La Fondazione Carlo Levi e la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nell’ambito delle manifestazioni dedicate al 120° dalla nascita di Carlo Levi, nel giorno del suo anniversario, dedicano al grande pittore, scrittore, politico, intellettuale una giornata di studio volta a indagare il suo rapporto con il cinema. CARLO LEVI. LO SGUARDO IN MOVIMENTO, iniziativa realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura - Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali, si svolgerà presso la Sala Zavattini dell'AAMOD (Via Ostiense 106, Roma) martedì 29 novembre, a partire dalle ore 10:00.
La composita e articolata relazione di Carlo Levi con la settima arte verrà analizzata estendendo l’indagine non solo allo specifico dell’attività da lui svolta in ambito cinematografico nelle più svariate vesti (autore di soggetti cinematografici e sceneggiature, come di scenografie e costumi) ma anche significativamente all’influenza che il suo modo di “guardare il Meridione”, attraverso la letteratura e la pittura, ebbe nell’attività di altri cineasti nel secondo dopoguerra.
Le più recenti ricerche condotte sulla complessiva opera di Levi con forte inclinazione interdisciplinare da storici dell’arte, della letteratura, del cinema, come da antropologi, inducono a ritenere che la riflessione sul cinema e sui suoi codici espressivi sia stata non marginale per Levi, così da spingere ad interrogarsi su quale ne sia stato in ogni epoca l’influsso reale sulla sua intera opera di letterato e artista, ma anche di saggista e osservatore politico.
Alla luce degli studi più recenti e di molte ricerche ancora in corso e da compiere - tra queste le carte del Fondo Carlo Levi di Alassio da cui è emersa una vicenda finora inesplorata, riguardante una sceneggiatura degli anni ’50 per Augusto Genina sulla vita di Amedeo Modigliani, mai approdata alla realizzazione del film - il convegno coinvolgerà intellettuali e studiosi di alcune Università italiane per un punto di vista aggiornato e di ampia latitudine sul rapporto fra Levi e il cinema. Un argomento che vede Levi già dagli anni Trenta proliferare nella scrittura di soggetti, treatment e sceneggiature, alcuni dei quali insieme all’amico Mario Soldati, e che prosegue con la collaborazione con il poeta Rocco Scotellaro, negli anni 1946–1953, nei progetti che riguardano la trasposizione cinematografica del Cristo si è fermato a Eboli, e la sceneggiatura di I fuochi di San Pancrazio. Certamente le descrizioni della cultura tradizionale contadina del Meridione di Levi, Scotellaro e De Martino sono alla base dell’ispirazione di molti cineasti ed è interessante approfondirne, in prospettiva antropologico-culturale, la loro influenza su alcuni film documentari prodotti in Italia tra il 1953 e il 1976, riguardanti in particolar modo la Lucania (un evidente esempio è quello del lavoro di Luigi Di Gianni).
Al termine della giornata di studio sarà proiettato il film documentario Carlo Levi, lo sguardo in movimento di Paolo Di Nicola.
17/11/2022, 14:06