Note di regia di "Terre mutate"
L’idea di questo film nasce per raccontare il grande “cantiere educativo” portato avanti dalle comunità dell’Appennino centrale con lo scopo di dare speranza e futuro a bambini, famiglie e comunità. Quando sono arrivato in quelle zone ho constatato che la ricostruzione non era ancora ripartita e immaginavo di trovare solo persone arrabbiate, ferite e stanche. Dai loro racconti è emersa la dignità e la forza di una comunità innamorata della propria terra, delle proprie tradizioni e radici, che auspica di rimanere sul proprio territorio avviando iniziative atte a migliorare la loro condizione e quella degli altri, soprattutto dei bambini che hanno sofferto più di tutti l’isolamento.
Questa dignità e forza, insieme all’attaccamento al territorio e la speranza verso il futuro, sono gli aspetti che più mi hanno colpito e che ho cercato di restituire in questo documentario.
Alessandro Marinelli