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Note di sceneggiatura di "Ma tu, mi vuoi bene?"


Note di sceneggiatura di
Il film “ Ma tu, mi vuoi bene...? ”, liberamente tratto dall’omonimo romanzo da me scritto, si pone l’obiettivo di sondare l’universo dei sentimenti che, nelle sue molteplici declinazioni altro non è che un’ esperienza complessa, impegnativa, talvolta faticosa,vissuta secondo criteri e dialettiche così personali da renderla assolutamente unica. Attraverso la sceneggiatura ho cercato, con leggerezza e un pizzico di malinconia, di romanzare e riprodurre, il fantastico percorso introspettivo del protagonista, illustrato come un silenzioso mirarsi allo specchio senza filtri, remore o finte sovrastrutture. Al mio Lorenzo, infatti, un uomo di circa quaranta anni, originario di Presicce (Le), che le vicende della vita hanno portato a vivere e lavorare a Mercogliano in Campania , basta una semplice frase pronunciata dalla mamma pochi giorni prima di morire, «Ma tu mi vuoi bene? » per mettere in discussione ogni piega della sua vita e in particolare la sua naturale capacità di amare e di dimostrarlo agli altri. La pellicola cerca di far emergere Lorenzo come un uomo che incontra e si scontra con sé stesso nel tentativo di ricomporre le tessere dell’ ingarbugliato mosaico della sua vita inevitabilmente condizionato dal rapporto con l’universo femminile. Scavando nei ricordi e nelle stanze del suo passato, grazie anche al ritrovamento di un vecchio diario, il protagonista cerca una via, una strada per comprendere ciò che fino a quel momento non aveva mai scalfito e scosso nell’intimità il suo animo fiero. Saranno i continui flashback alternati a temporanei ritorni al presente che cercheranno di raccontare i momenti salienti della sua vita sentimentale, dalla “ prima volta ” alle iniziali riflessioni sull’ amore, dal suo incontro con la “ bellezza ” alle considerazioni sull’ indecifrabile universo del sesso. Un viaggio nel suo paese di origine, cornice di un incontro inatteso sarà l’ ultimo tassello di questo faticoso cammino alla scoperta di sé stesso, l’ elemento che darà completezza a quel travaglio interiore che lo condurrà per mano alla scoperta di un IO che non aveva fino allora conosciuto. Non è stata accidentale la scelta come location di Presicce e Gallipoli, e della zona di Mercogliano in Campania. Come scritto esplicitamente anche nel libro, mi è sembrato un modo romantico per tributare il giusto riconoscimento al mio paese, (sono presiccese doc) per tutte le volte che, in giro per il mondo, nei momenti di solitudine, il pensiero o il ricordo di quell’angolo di mondo, mi ha fatto sentire meno solo. Perché si può “abitare” qualsiasi metropoli, ma uno solo resta il “tuo” paese, la tua città. Situata a poco più di trenta chilometri da Presicce, Gallipoli è conosciuta anche come la “Città Bella” dal suo toponimo in greco. Il “miele” della città ionica, non c'è dubbio, era ed è stato a lungo il suo porto e le attività commerciali ad esso legate. Anzi, i suoi porti. Sono due, infatti, i luoghi d'approdo e ormeggio delle imbarcazioni. Proprio così, la “ Città Bella ” ha due anime, e il porto, quello mercantile, fiancheggia una parete di quel centro storico che sorge, anzi galleggia, su un'antica isola calcarea. Ubicata proprio a ovest di Avellino, Mercogliano è un luogo ideale per un pò di avventura in Campagna! La bellezza dei suoi paesaggi, pressochè incontaminati, è un esplicito invito a scoprirne le meraviglie per tutti gli amanti della natura, ma non solo: le sorprese che Mercogliano ha in serbo per te non finiscono qui! Oltre alle specialità culinarie campane, ai luoghi storici, ai paesaggi da cartolina, questo angolo di Campania, offre anche tante sorprese che puoi trovare esclusivamente qui, passando dall‘abazia di Loreto, alla funicolare che collega il santuario di Monte Vergine, al caratteristico e antico centro storico noto come Capocastello dove vi sono i ruderi dell’antico castello dell’XI° secolo.

Marco Tregioli

30/11/2022, 12:22