GINO SOLDA' - Una vita Straordinaria. Atleta ed Eroe
Tante le grandi imprese, come la conquista nel 1954 del K2 a 47 anni, una grande vittoria per l’Italia del dopoguerra, un prestigio internazionale.
Tra fiction e documentario
Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon in "
Gino Soldà – Una vita straordinaria" scandiscono i diversi momenti memorabili del famoso alpinista, accompagnati dallo scalatore
Simone Moro e dalla nuora
Giannina Cegalin Soldà.
Dai suoi racconti, come dalle cronache, emerge la figura di un uomo esemplare e di un atleta instancabile che sapeva però riconoscere i suoi limiti. Un partigiano, nome di battaglia Paolo, che dopo l’8 settembre 1943 entrò in clandestinità salvando molte vite dalle persecuzioni razziali portandole attraverso vie e sentieri alpini in Svizzera verso la libertà. Pubblico e privato di un uomo che ha amato profondamente e allo stesso modo la montagna e la sua famiglia alla quale aveva sempre promesso di tornare dopo ogni difficile impresa, mantenendo la promessa, morendo non sulle vette come alcuni suoi compagni ma da anziano felice nel calore della sua casa.
Tra presente e passato, alternando le immagini di repertorio di un giovane Soldà sulle sue amate montagne, impegnato nelle sue sfide, a quelle di Moro e
Maurizio Tasca che sulle sue stesse orme portano avanti la tradizione degli arrampicatori, ansiosi di arrivare sulla vetta, di misurarsi con le proprie capacità, i paesaggi italiani vengono mostrati cambiati nel tempo, ma sempre imponenti, da scalare con rispetto e cura verso la natura, quasi a voler sottolineare l’importanza di preservare al meglio quello che non ci appartiene ma che spetta alle generazioni future. Una delle tante lezioni di Gino Soldà.
27/12/2022, 08:52
Caterina Sabato