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IL SOL DELL'AVVENIRE - Quando il meglio e' dietro alle spalle


Presentato il nuovo film di Nanni Moretti che rappresenterà l'Italia a Cannes, insieme a Bellocchio e Rohrwacher. Tre film nel film e una grande voglia di ribadire, senza ombra di dubbio, che il nostro passato era decisamente più vivo e interessante. Nel cast lo stesso Moretti, Margherita Buy, Silvio orlando, Barbora Bobulova. In sala dal 20 aprile con 01 Distribution


IL SOL DELL'AVVENIRE - Quando il meglio e' dietro alle spalle
Il cast de "Il Sol dell'Avvenire" di Nanni Moretti
Una nostalgia pazzesca. Tutto, nel nuovo film di Nanni Moretti, trasuda un passato che è certamente migliore del presente e che ci mette di fronte a un futuro che sembra sfocato e incomprensibile. Quel Sol dell'Avvenire, forse, non era altro che il presente, quel presente vissuto dalla generazione del regista e partito dopo la seconda guerra mondiale. Era il presente il momento più luminoso e non ce ne siamo accorti. Un oggi illuminato dalla voglia di fare del nostro meglio, al cinema, nella politica, in amore, nella vita in generale.

Il film di Moretti è il solito mix di tempi e di storie: tre film in uno che si intrecciano anche visivamente. Nel presente il regista Moretti, sposato da 40 anni con la sua produttrice Margherita Buy, gira un film ambientato nel 1956 dove racconta la storia dell'invasione sovietica dell'Ungheria vista e vissuta in una sezione del PCI. Attraverso gli occhi e le storie di Ennio, un giornalista de L'Unità (Silvio Orlando) anche segretario della sezione, e quelli di Vera, Barbora Bobulova, una comunista attiva nella comunità di periferia. Ma c'è una terza, e non nuova, voglia di raccontare di Moretti: l'intenzione di girare un film d'amore, sempre ambientato in un passato più luminoso e ricco di canzoni italiane, in cui il regista si inserisce in prima persona per suggerire le battute dei protagonisti, quelle battute che tutti avremmo voluto pronunciare per evitare di "sprecare le occasioni avute", come dice l'amato Battiato.

Nanni Moretti sembra proprio stufo, annoiato da un presente controllato, anche nel cinema, dagli algoritmi delle piattaforme, capaci solo di una valutazione numerica (ci guardano in 190 paesi ripetono all'infinito) e raramente qualitativa. Un presente in cui un giovane attore del suo film non sa dell'esistenza in Italia del Partito Comunista, il più grande del mondo in una democrazia. Un partito che ha fatto la storia del paese e capace, come pochi altri, di strappare i rapporti con Mosca all'indomani dell'invasione dell'Ungheria.

La visione di Moretti è sempre lucida, un po' cupa e meno brillante, ma sempre in grado di far riflettere con tre film nel film e parecchie citazioni e auto-citazioni, sopra tutto Palombella Rossa, dal tormentone criticato "ti ricordi" trasformato in un consapevole "mi ricordo" fino alla canzone cantata in coro dalla troupe (più balletto dervisci) o il brano tipo "...e ti vengo a cercare" cantato a squarciagola in auto accanto a una Margherita Buy che fatica nel non scoppiare a ridere da un momento all'altro. Il film si chiude con un ultimo grande omaggio che non stiamo qui a raccontare ma che raggiunge la vetta della nostalgia e riesce, anche nei meno teneri, a far inumidire gli occhi.

18/04/2023, 16:34

Stefano Amadio