Note di regia di "Da Amazzone a Afrodite"
Ho iniziato le riprese di questo documentario con una consapevolezza ben precisa: evitare, in tutti i modi, di ridurre il flm al mero rendiconto di una serie di testimonianze.
Consapevole altresì di un impatto emotivo non indiferente, ho flmato sin da subito (grazie anche all'aiuto delle psicologhe autrici del progetto e presenti sul set) imponendomi il necessario distacco tra regista e storia narrata, tra ascoltatore privilegiato e parole, molto intime, di vita e di morte.
Ne esce fuori un racconto unico e impulsivo, senza alcuna esigenza di espedienti, se non quello di ordinare, per poi scomporre e ricomporre in un montaggio invisibile, o quantomeno delicato, il bisogno di leggerezza che queste donne rivendicano.
Così la scelta, in apertura e chiusura del documentario, di coinvolgere una ballerina/performer di danza aerea destinata anche lei, in quando donna, a reinventarsi a volte Amazzone, a volte Afrodite.
Le voci fuori campo, che accompagnano i testi, sono di Antonella Baldini e Nicola Marcucci, due tra le voci più autorevoli e suggestive del panorama del doppiaggio italiano.
La location scelta è la stessa dove si sono svolti gli incontri terapeutici del laboratorio.
Daniele Coccia