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TRENTO FILM FESTIVAL 71 - I premi collaterali


TRENTO FILM FESTIVAL 71 - I premi collaterali
Premio Amelia de Eccher – per Donne di Cinema e di Montagna
In memoria di Amelia de Eccher, per le donne, da entrambi i lati della cinepresa.
La giuria composta da Elena Goatelli, Ingrid Runggaldier e Linda Cottino ha attribuito il premio al film
Bitterbrush di Emelie Mahdavian (Stati Uniti/2021/91')
MOTIVAZIONE: Due donne affrontano un duro lavoro nella wilderness nordamericana e lo fanno con armonia, forza e una disarmante normalità: un nuovo sguardo al genere western, in veste di documentario, privo di vanitosi eroismi patriarcali. Un racconto di amicizia e di vita vissuta a cavallo, fra paesaggi mozzafiato, accompagnato da una musica non scontata, che trasporta verso nuovi orizzonti narrativi e vitali.

Premio Antropocene MUSE
Istituito dal MUSE - Museo delle Scienze. Il premio viene assegnato all'opera che meglio racconta il rapporto tra l'umanità e il resto del mondo naturale nell'epoca dell'Antropocene.
La giuria composta da Stefano Zecchi, Massimo Bernardi, Alice Labor, Davide Dalpiaz, Fabio Pupin, Michele Lanzinger e Luca Scoz ha deciso di attribuire all’unanimità il premio al film
L’ombra del fuoco di Enrico Pau (Italia/2023/64')
MOTIVAZIONE: L'ombra del fuoco» sottolinea il forte legame dell'umanità con la terra e gli altri viventi che la popolano. Emergono i sentimenti non solo di chi quella terra la cura, ma anche degli animali e delle piante che hanno subìto il dramma di un grande incendio. La fine del paesaggio locale, stravolto dal fuoco, rimanda alla fine del mondo, del conosciuto, del familiare, come accade globalmente nell'Antropocene.

Premio CinemAMoRE
Premio istituito dai tre Concorsi cinematografici di levatura internazionale (RAM Film Festival, Trento Film Festival e Religion Today Film Festival) destinato alla miglior opera della sezione Orizzonti Vicini: sezione non competitiva riservata ai film realizzati da autori nati o attivi in Trentino Alto-Adige, o prodotti da case di produzione o soggetti con sede in regione, o che hanno per oggetto luoghi, protagonisti e temi della regione.
La giuria composta da Luca Matassoni, Andrea Morghen e Claudia Beretta ha deciso di assegnare all’unanimità il premio a
Ritratti di lingue di Benno Steinegger (Italia/2023/26’)
MOTIVAZIONE: Una composizione innovativa e sensibile, che racconta la ricerca dell’identità nella lingua e nella cultura delle comunità linguistiche di minoranza, elevando la frammentarietà territoriale ad una questione universale. Il carattere autoriale e indipendente della produzione costituisce il punto di partenza per una narrazione che ci porta, un poco alla volta, a conoscere il “volto” e la poesia delle parole.
La giuria del premio ha deciso inoltre di assegnare una menzione speciale al film
Dear Odesa di Kyrylo Naumko (Italia/2022/52’)
MOTIVAZIONE: Un’ode luminosa e delicata alla città di Odessa, animata da personaggi sospesi tra un passato carico di ricordi e un presente minacciato dall’arrivo della guerra. Nel ritmo disteso e ordinario delle loro vite, emerge un sentimento comune di nostalgia e malinconia, accompagnato dalla volontà di non perdere le radici con una città che sta inevitabilmente cambiando.

Premio Cinema per i Diritti Umani
Il premio è un'iniziativa congiunta della Fondazione Campana dei Caduti e Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani allo scopo di valorizzare l'opera che maggiormente sappia comunicare i valori fondanti le due istituzioni e sensibilizzare il pubblico sulle tematiche dei diritti umani, della pace, della sostenibilità e della conoscenza e il confronto dei popoli e delle culture.
La giuria composta da Marco Marsilli, Katia Malatesta, Morena Berti e Riccardo Santoni ha deciso di assegnare il premio al film
Let the River Flow di Ole Giæver (Norvegia/2023/118')
MOTIVAZIONE: Per l'intenso racconto di formazione che, nel contesto di una storica battaglia per l'emancipazione dei popoli nativi, segue la progressiva e sofferta acquisizione di consapevolezza di una giovane donna Sami, portando efficacemente sullo schermo la persistenza dei meccanismi di negazione e assimilazione, fino al completo enpowerment che la porta a diventare leader in difesa dei diritti della propria comunità, intrecciando il tema della discriminazione con l'attualissima chiamata alla difesa delle acque.

Premio Città di Imola
Il Premio "Città di Imola" si propone di valorizzare l'opera cinematografica o documentaristica che maggiormente si è contraddistinta tra i candidati per qualità artistiche e tecniche nonchè per l'esaltazione dei valori fondanti del C.A.I., l'originalità del tema trattato e/o della storia narrata.
La giura composta da Tamara Lunger, Mauro Bartoli, Carlo Machirelli, Nicoletta Favron, Giacomo Gambi e Giuseppe Favini ha attribuito il premio a
Altavia4000 di Luca Matassoni e Marco Tonolli (Italia/2023/37’)
MOTIVAZIONE: È l’aria sottile dei “quattromila” delle Alpi ad unire i sogni di due giovani guide alpine in un’autentica e assai complessa avventura. La spontaneità della narrazione, il montaggio vivace e le attraenti immagini di misteriose vette ed antichi ghiacciai restituiscono un’idea di alpinismo pura ed appassionata, capace altresì di svelare valori imprescindibili come rispetto, condivisione e senso di responsabilità, fondanti anche per la Città di Imola ed il sodalizio CAI.

Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO
Istituito dalla Fondazione Dolomiti UNESCO e dalla SAT Società Alpinisti Tridentini al miglior film che documenti la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universale riconosciuti da UNESCO e la capacità di una conservazione attiva del territorio.
La giuria costituita da Annibale Salsa, Mauro Pascolini, Maria Carla Failo e Massimiliano Corradini ha deciso di assegnare il premio al film
Custodi di Marco Rossitti (Italia/2023/74')
MOTIVAZIONE: Il film «Custodi» presenta una carrellata di esperienze in località diverse e dai caratteri fortemente identitari: valle friulana di Resia, Appennino reggiano, lagune da pesca, Val Venosta, magredi, Dolomiti di Brenta, Dolomiti feltrine e Lessinia veronese. Si tratta di brevi ritratti che sottolineano l’importanza di prendersi cura del territorio, valorizzare tradizioni rivitalizzate nel rispetto del patrimonio memoriale e degli equilibri fra uomo e natura: tutti messaggi veicolati anche dalla Fondazione Dolomiti-Unesco. Anche i testi musicali accompagnano, senza prevaricare, i silenzi dei luoghi.

Premio EUSALP. Quello che mi tiene qui
La strategia macroregionale EUSALP mira a mantenere i territori alpini regioni attraenti, innovative, competitive e sostenibili nel cuore d’Europa. L’attenzione è concentrata sulla crescita economica e l'innovazione, la mobilità e la connettività, così come l’inclusione, la protezione ambientale e l'energia. Anche le politiche del lavoro nell’area alpina volte a contrastare l’abbandono di queste zone da parte dei giovani sono temi cari alla Macroregione alpina. Il premio EUSALP è da attribuirsi, conformemente a quanto disposto dal Regolamento Iscrizione Film 2023, al soggetto che avrà saputo cogliere, con maggiore aderenza, lo spirito che supporta la Macroregione alpina, ovvero le tematiche quali la sostenibilità, l’inclusione, con particolare riferimento alle regioni che favoriscono la scelta del contesto alpino quale luogo di lavoro e di vita.
La giuria composta da Mirko Bisesti, Elisabetta Montagni, Marzia Bortolameotti, Giuliana Cristoforetti e Katia Bernardi ha attribuito il premio al film
Innesti di Sandro Bozzolo (Italia/2022/80')
MOTIVAZIONE: Il castagno è l'axis mundi, l'asse dell'universo, l'albero che sostiene un microcosmo contadino rievocato, nel suo passato mitico, dai ricordi di chi quel mondo non lo ha abbandonato e che anzi lotta quotidianamente per salvaguardare un patrimonio di cultura e saperi antichi. Albero cosmico, dunque, sotto le cui fronde nascono i villaggi e il cui frutto è il "pane" dei contadini, fonte di sostentamento. Si tratta di un albero inteso anche come ierofania, poiché in esso gli uomini scorgono qualcosa di "altro", un "altro" che appartiene al mondo sacro. Rappresenta, infine, la coesione territoriale e generazionale dei giovani, dei migranti, uno strumento di cooperazione per far rinascere un territorio e renderne la produzione contemporanea.
La giuria riconosce anche una menzione speciale a
Karma Clima di Michele Piazza (Italia/2023/61')
MOTIVAZIONE: In quanto l'elemento culturale, insieme al concetto di sostenibilità ambientale, inteso come condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri, diviene, in questo film, uno degli aspetti fondamentali per la riqualificazione sociale delle comunità montane del cuneese a rischio di spopolamento.

Premio Green Film
Istituito nel 2021 dall'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente e dalla Trentino Film Commission, che dal 2016 collaborano nel progetto "Green Film" assegnando un marchio di qualità ambientale alle produzioni audiovisive che dimostrano di ridurre il loro impatto ambientale (www.green.film), il riconoscimento premia il film che esprima in maniera più efficace i valori e le pratiche della protezione e della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione all'ambiente montano e ai cambiamenti climatici.
La giuria composta da Marco Niro, Maria Ravelli, Linnea Marzagora, Lavinia Laiti e Elisa Pieratti ha attribuito il premio al film
The North Drift di Steffen Krones (Germania/2022/92')
MOTIVAZION: Un viaggio avventuroso dentro al mare di rifiuti plastici che si accumulano nell'Artico, capace d'informare in modo scientifico e rigoroso, ma al tempo stesso coinvolgente, propositivo ed empatico, su uno dei maggiori problemi che affligge oggi l'ambiente, chiamando con forza lo spettatore all’azione.
Una menzione speciale viene inoltre riservata al documentario
Wild Life di Elizabeth Chai Vasarhelyi and Jimmy Chin (Stati Uniti/2023/93')
MOTIVAZIONE: Il film mostra cosa può accadere se un imprenditore abbandona il mito degli affari e comprende la necessità di cambiare davvero modello di business, spostando il centro del proprio operato dal profitto alla sostenibilità, dall'uomo all'ambiente.
Un’altra menzione è assegnata anche al film
Let the River Flow di Ole Giæver (Norvegia/2023/118')
MOTIVAZIONE: Duro, intenso e tragico, racconta una storia esemplare. La minoranza Sami, in Norvegia, intende ricordare gli attivisti per il clima, troppo spesso insultati o inascoltati, mostrando come la disobbedienza civile sia, in casi estremi, l'unica via percorribile per riuscire a difendere i diritti dell'ambiente e degli uomini.

Premio Lizard - Viaggio e Avventura
Istituito da Lizard nel 2021, il riconoscimento premia il film che esprime in maniera più efficace il senso del viaggio inteso come momento di contatto con la natura, con culture, usi, costumi e tradizioni. Un'avventura che permette di avvicinare, scoprire e conoscere "nuovi mondi", con curiosità e responsabilità.
La giuria composta da Claudio Pelizzeni, Vinicio Stefanello e da membri del Team Lizard ha assegnato il premio al film
Churchill, Polar Bear Town di Annabelle Amoros (Francia/2021/37')
MOTIVAZIONE: «Churchill, polar bear town» è l’affresco vero, ironico e spiazzante di quanto l’uomo sia purtroppo estraneo alla natura che lo circonda. Il film è uno sguardo, lucido e senza appello, su quell'incapacità di rapportarsi al mondo e di sentirsi parte di un tutto che sembra condannarci a non comprendere e vedere ciò che già si presenta come una tragedia annunciata.

Premio “Mario Bello”
Un film che rispecchi i valori e gli ideali del CAI e che rappresenti l'alpinismo nei suoi molteplici aspetti di avventura umana, culturale, tecnica, di rispetto dell'ambiente e di valorizzazione e promozione delle popolazioni che vivono nelle terre alte e delle loro culture e tradizioni. Istituito dal Centro di Cinematografia e Cineteca del CAI.
La giuria composta da Michele Ambrogi, Giovanni Pivetti, Monica Brenga e Carlo Ancona ha deciso di attribuire il premio al film:
Pasang: In the Shadow of Everest di Nancy Svendsen (Stati Uniti/2022/71’)
MOTIVAZIONE: Nel 1993, una donna nepalese prova a scalare l’Everest, animata da ambizione, determinazione e coraggio, con la consapevolezza che esistono cause per le quali si può mettere in secondo piano la propria quotidianità e accettare sacrifici, disagi e pericoli, in vista di un risultato più importante. L’imponente partecipazione popolare al suo funerale ne ripaga in parte il sacrificio e rende il messaggio ancora più emozionante.

Premio Museo Etnografico Trentino San Michele
Il Premio "Museo etnografico trentino San Michele" è assegnato all'opera cinematografica iscritta al Trento Film Festival che con rigore documentario etno-antropologico meglio sappia rappresentare gli usi e i costumi delle genti di montagna.
La giuria composta da Ezio Amistadi, Luca Faoro e Armando Tomasi ha attribuito il premio a
Movimento Fermo di Silvy Boccaletti (Italia/2023/73')
MOTIVAZIONE: In «Movimento fermo», i percorsi di Sandro, Maria e Giacomo s’intrecciano nel comporre l’immagine disincantata di una montagna dai tratti complessi, talora aspri, in cui tradizione e innovazione, locale e globale, si coniugano nella rivendicazione di un’originale dimensione culturale, sociale ed economica, che offre l’opportunità di non arrendersi all’omologazione o rassegnarsi ad una solitudine priva di prospettive.

Premio RAI Trento
Al miglior documentario di attualità. Istituito dalla Sede Rai di Trento.
La giuria composta da Sergio Pezzola, Walter Perinelli e Stefano Uccia ha deciso di assegnare il riconoscimento al documentario
Lupo Uno di Ivan Mazzon e Bruno Boz (Italia/2023/88’)

MOTIVAZIONE: Il film giunge in un momento particolare della convivenza fra animali selvatici, soprattutto grandi predatori, e l'uomo. È opinione comune, sostengono i realizzatori del documentario, che uomo e animale debbano riuscire a convivere e, per fare questo, occorre anzitutto rafforzare o sostenere le azioni mirate ad una corretta e sicura coesistenza: l'uomo deve conoscere l'animale, in questo caso il lupo. Per oltre un anno i ricercatori dell'università di Sassari, incaricati dalla Regione Veneto, hanno monitorato i lupi sul Monte Grappa. Lo scopo è favorire la gestione proattiva, ovvero preventiva e costruttiva, di una famiglia di lupi dell'arco alpino. Il documentario, attraverso immagini suggestive ed emozionati, ci introduce nel mondo di questo animale, la cui vita accompagna da sempre l'uomo, tra favole, leggende e realtà. Il messaggio finale è uno soltanto: conoscere il lupo, per rispettarlo e conviverci.

Premio Ritter - Emozioni in Montagna
Istituito da Ritter Sport nel 2023, il Premio vuole celebrare “l’emozione e la gioia di vivere la montagna, immersi nella natura. Il Premio viene assegnato all’opera che meglio sappia trasmettere questi sentimenti che solo l’ambiente montano sa regalare, unendo avventura, scoperta e spirito di condivisione”.
La giuria formata da Leonardo Bizzaro, Fabio Pasini, Marika Caccia, Marco Camandona, Luca Pettarelli, Elena Marinoni e una rappresentanza del team Ritter Sport Italia ha assegnato il premio al film
Ephemeral di Alastair Lee (Regno Unito/2022/53’)
MOTIVAZIONE: Il premio Ritter Sport va a Ephemeral, che sa mettere in scena la passione e lo spirito di avventura e condivisione che guidano Guy Robertson e Greg Boswell alla ricerca di nuove vie invernali nella severa Scozia. Ambientazione mozzafiato e inquadrature meravigliose sanno regalare una narrativa efficace ed avvincente.

Premio Solidarietà Cassa di Trento
Istituito dalla Cassa di Trento all'opera che meglio sappia interpretare le situazioni di povertà, ingiustizia, emarginazione ed isolamento sociale che, nella solidarietà e nell'aiuto reciproco, possano trovare il loro riscatto, come avvenne alle origini del movimento cooperativo nelle vallate e nelle montagne del Trentino.
La giuria composta da Franco Dapor, Ermanno Villotti e Andrea Schir ha deciso di assegnare il premio al film
Plai. A Mountain Path di Eva Dzhyshyashvili (Ucraina/2022/75')
MOTIVAZIONE: Hannusia conduce una vita laboriosa badando alla coltura dei campi fra i Monti Carpazi ucraini, a nord del confine rumeno. Vive da 30 anni con Dymtro che ha perso una gamba combattendo per difendere l'indipendenza del paese. La coppia resiste alle avversità, accudendosi reciprocamente, amando e assistendo la figlia e nipoti, di 3 e 6 anni, e curando la terra. Uniti e pazienti con il loro limpido esempio trasmetteranno alle nuove generazioni i valori civici e identitari della loro comunità.

Premio Studenti Università di Trento, Bolzano e Innsbruck
Istituito dalle Università di Trento, Bolzano e Innsbruck. Ad un’opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni. Incentivazioni a giovani registi.
La giuria composta da Federica Debernardis, Giulia Gonnella, Valerio Benigni, Ilaria Faudi Taddei, Dora Musola, Maria Mine, Riccardo Serra e Martina Magagnoli, ha deciso di assegnare il premio a
El día que volaron la montaña di Alba Bresolí (Spagna/2022/28')
MOTIVAZIONE: Per l'uso suggestivo della fotografia nel recuperare una storia silenziosa ma d'impatto che racconta delle delicate dinamiche del rapporto tra l'uomo e il suo ambiente circostante.

Premio T4Future
Premio istituito nel 2022; la giuria è composta da studenti degli Istituti secondari di secondo grado del trentino per valutare le opere della sezione cinematografica T4Future.
La giuria formata da Giulia Facchinelli, Federico Valentini e Beatrice Pancheri ha assegnato il premio a
Flores de la llanura di Mariana X. Rivera (Messico/2021/19')
MOTIVAZIONE: Un documentario raccontato con linguaggio poetico ed emozionante, con immagini dall'atmosfera intima e sospesa, per un risultato fluidamente immersivo. Un doloroso lutto per femminicidio viene commemorato da una comunità minoritaria messicana di donne tessitrici, che vedono negli intrecci dei loro tessuti dalle vivide fantasie floreali una potente metafora dell'alternarsi di vita e morte.
La giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale a
The Dream of a Horse di Marjan Khosravi (Iran/2022/25')

06/05/2023, 13:23