DA TRIESTE A ROMA - E' il turno del Festival Ibero-Latino Americano


DA TRIESTE A ROMA - E' il turno del Festival Ibero-Latino Americano
Continua nella Casa Argentina la rassegna cinematografica Trieste a Roma, che porta nella Città Eterna dieci delle migliori produzioni viste al XXXVII Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste. Fino a venerdì 12 maggio saranno proiettati due film al giorno, alle ore 16.00 e alle ore 17.30.

Il programma di domani martedì 9 maggio inizierà con Ernesto en la tierra di Manuel Alejandro Bonilla, coproduzione di Costarica e Nicaragua, vincitrice del Miglior adattamento cinematografico nella sezione Cinema e Letteratura del Festival. "È una coraggiosa opera prima di carattere documentario sul poeta nicaraguense Ernesto Cardenal. Si caratterizza per un gran valore cinematografico che a partire dalla combinazione di interviste recenti e materiale d'archivio storico sollecita molti quesiti sui rapporti tra poesia, teologia della liberazione e la trasformazione delle nostre società" ha scritto la Giuria nelle sue motivazioni. Subito dopo, alle ore 17.30, il brasiliano O pastor e o guerrlilheiro di José Eduardo Belmonte, che si muove tra gli anni '70 e il nuovo secolo, per raccontare le ferite lasciate dalla dittatura militare.

Gli effetti devastanti delle politiche di gestione delle risorse umane, tra violenze psicologiche e paure del licenziamento sono al centro del documentario argentino-francese Retiros (in)voluntarios di Sandra Gugliotta in programma mercoledì 10 maggio, ore 16. Alle ore 17.30, uno dei film premiati al Festival, il guatemalteco El silencio del topo di Anaïs Taracena che ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria del Concorso Ufficiale "per aver generato un documento ad alto impatto sociale e validità".

Alle ore 16 di giovedì 11 maggio, Barajas di Javier Izquierdo racconterà l'improvvisa morte degli intellettuali Angel Rama, Marta Traba, Manuel Scorza e Jorge Ibargüengoitia avvenuta in un incidente aereo nel 1983, nei pressi dell'aeroporto madrileno. Il secondo film della giornata, alle ore 17.30, sarà il peruviano Samichay, en busca de la Felicidad di Mauricio Franco Tosso, che ha vinto il Premio Speciale della Giuria "per essere un film poetico di enorme bellezza che ricrea l'universo quechua e i suoi paesaggi desolati, con una storia di impotenza racchiusa nella speranza e nell'amore di un uomo per il suo unico bene: la sua mucca". Il film ha vinto anche il Premio Ital-Iber al Miglior Film.

L'ultima giornata di Trieste a Roma, venerdì 12 maggio, inizierà alle ore 16.00 con il triangolo amoroso del dominicano El blanco di Alejando Andújar. La chiusura della rassegna sarà con il film vincitore del Festival 2023, il messicano Estación Catorce di Diana Cardozo, Miglior Film del Concorso Ufficiale, "per aver toccato una questione dolorosa attraverso gli occhi di un bambino, che affronta la difficile realtà di un ambiente di privazione e crescita; e per aver creato con quella storia di disperazione un film luminoso e accattivante di impeccabile fattura".

Casa Argentina è in via Veneto 7, a Roma. L'ingresso alle proiezioni è gratuito; tutti i film sono sottotitolati in italiano.

09/05/2023, 19:12