MENDRISIO FILM FUND e AIROLO FILM FUND - Un
primo anno positivo per i fondi regionali
Serie televisive internazionali, lungometraggi di finzione svizzeri, web series o ancora lavori di diploma ticinesi: è variegata la lista delle produzioni girate sul nostro territorio che hanno potuto beneficiare del sostegno del Mendrisio Film Fund e dell’Airolo Film Fund nel 2022. A un anno dalla loro istituzione, sono positivi i risultati dei due fondi di incentivo economico regionale destinati alla produzione audiovisiva, coordinati e promossi dalla Ticino Film Commission. Insieme, le produzioni sostenute dai due fondi – dotati rispettivamente di 30’000 e 20’000 franchi all’anno e interamente utilizzati nel corso del 2022 – hanno generato ricadute economiche sul territorio per complessivi 175’000 franchi.
I fondi creati dalla Città di Mendrisio e dal Comune di Airolo sono stati presentati tra dicembre 2021 e maggio 2022. Entrambi sono stati sviluppati nell'ambito di un progetto a lungo termine di incentivi finanziari ideato dalla Ticino Film Commission per la promozione economica del territorio attraverso la produzione cinematografica e audiovisiva in Ticino. Nella pratica, i fondi offrono alle società di produzione un rimborso di parte delle spese effettive sostenute presso aziende, servizi e professionisti stabiliti sul territorio delle due località; si incentiva così la produzione, l’investimento e l’impiego di realtà e servizi della regione. Dopo una prima stima delle spese che la società di produzione affronterà nel Comune durante le riprese e la post-produzione, la Ticino Film Commission alloca un credito pari al massimo al 30% delle spese computabili. Il finanziamento viene confermato e versato alle società di produzione a fine lavori, a fronte della conferma delle spese effettivamente sostenute.
Nel dettaglio, nel 2022 il Mendrisio Film Fund ha potuto finanziare cinque progetti erogando i 30’000 franchi previsti. Queste produzioni hanno generato ricadute economiche dirette per 105’000 franchi. Per ogni franco investito attraverso il fondo, sul territorio della Città di Mendrisio ne sono stati spesi 3.5, un rapporto che dimostra l'effetto moltiplicatore degli investimenti nel settore della produzione audiovisiva sull'economia locale.
«L’inizio è promettente – commenta la vicesindaca di Mendrisio Francesca Luisoni – e si va nella direzione auspicata. Già dopo meno di un anno possiamo affermare che il Mendrisio Film Fund è uno strumento efficace di promozione del nostro territorio e di sostegno alla cultura cinematografica che – come dimostrano i dati presentati – genera importanti ricadute economiche nella Città».
Sul territorio di Mendrisio sono stati girati progetti di ampia e diversa tipologia che oltre a location per nulla scontate hanno visto la partecipazione di realtà locali dal catering sul set al montaggio. Si spazia dal cortometraggio di diploma prodotto da CISA e Ventura Film «Nina» di Chiara Toffoletto, ambientato in parte all'ex piscina pompeiana di Arzo e presentato lo scorso gennaio alle Giornate di Soletta, fino alla serie TV di uno streamer internazionale, coprodotta dalla casa di produzione italiana Cattleya. Attratta dal Mendrisio Film Fund, questa produzione che in settembre ha ambientato per una settimana le riprese nel centro della città di Lugano, ha infatti svolto un giorno di riprese sul territorio di Mendrisio.
La stessa produzione internazionale ha potuto beneficiare anche dell’Airolo Film Fund ambientando alcune scene in cima al Passo del San Gottardo. Le riprese di questa serie che verrà diffusa mondialmente e di cui per il momento non si può svelare altro, hanno portato nella regione una troupe di oltre cento persone.
Sul Gottardo è arrivato anche il regista zurighese Peter Luisi, che ha scelto di girare lì alcune scene della sua nuova commedia «Bon Schuur Ticino» accompagnato da una troupe di circa 50 persone. Fra gli interpreti, il noto cabarettista svizzero Beat Schlatter, l'attore e autore satirico romando Vincent Kucholl e l'attrice, cantante e ballerina ticinese, al suo debutto da protagonista, Catherine Pagani. Diversi professionisti ticinesi hanno lavorato sul set e molti abitanti della regione hanno potuto vivere un giorno di riprese da comparse.
Nella commedia web «Fait Club» del ticinese Ivan De Maria, coprodotta da RSI, la Leventina ha visto infine un importante ritorno cinematografico, quello di un attore molto amato come Teco Celio, nato e cresciuto proprio in valle.
«Questa prima esperienza con l’Airolo Film Fund – sottolinea il municipale di Airolo Luca Medici – si è dimostrata ampiamente positiva. Non solo ha generato ricadute economiche nettamente superiori rispetto a quanto investito, ma ha contribuito anche a mostrare che la Leventina può essere set per produzioni di diversa portata, comprese quelle che potenzialmente sono in grado di veicolare l’immagine del nostro territorio in tutto il mondo».
Anche l’Airolo Film Fund ha quindi totalmente utilizzato in meno di un anno dalla sua istituzione i 20’000 franchi annui di cui è dotato. I tre progetti sostenuti nel 2022 hanno avuto una ricaduta economica diretta (spese certificate sul territorio) superiore a 70’000 franchi. Anche nel caso del fondo leventinese, per ogni franco investito ne sono stati spesi 3.5 sul territorio. Le spese effettuate derivano direttamente dai lavori di riprese in loco e consistono principalmente in costi di vitto e alloggio, oltre che dall’affitto di spazi o servizi di trasporto locali.
Lo studio di Bak Economics commissionato dal Cantone nel 2020 sull’impatto economico della cultura in Ticino, che nello specifico analizzò soprattutto l’impatto degli eventi culturali, valutava che ogni franco di sussidio pubblico generasse 2.58 franchi di valore aggiunto sul territorio. I primi risultati del Mendrisio Film Fund e dell’Airolo Film Fund suggeriscono che anche la produzione culturale può fare altrettanto o persino di più.
Già nel suo primo anno di vita, questa importante e fruttuosa collaborazione con il Comune di Airolo e la Città di Mendrisio ha permesso di aumentare l'impatto dell'industria audiovisiva nel Mendrisiotto e in Leventina, sostenendo i professionisti locali e l’economia del territorio. Un territorio che, rileva il direttore della Ticino Film Commission Niccolò Castelli, «una volta di più si è dimostrato in grado di accogliere tanto grandi produzioni internazionali, portando lavoro e investimento a creativi e tecnici della regione, quanto di fornire ad autori svizzeri e ticinesi già affermati un solido sostegno, stimolando e nutrendo altresì la creatività dei giovani della Svizzera italiana impegnati a diventare i nostri protagonisti di domani nel campo dell’audiovisivo».
20/05/2023, 13:33