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NOI ANNI LUCE - Giovani, innamorati e... malati


Il film diretto da Tiziano Russo, presentato al Giffoni Film Festival, racconta la malattia attraverso la storia dei giovani Elsa e Edo. Da "Love Story" in avanti un filone che in Italia sembra aver ripreso vigore. Nel cast Carolina Sala, Rocco Fasano, Caterina Guzzanti e Fabio Troiano. Una produzione Notorius Pictures. In sala dal 27 luglio.


NOI ANNI LUCE - Giovani, innamorati e... malati
Rocco Fasano e Carolina Sala "Noi Anni Luce"
La diciassettenne Elsa (Carolina Sala), č un’adolescente felice, pratica canottaggio insieme alle sue amiche, e ha un futuro promettente davanti. Un giorno si sente male e scopre perň che la sua vita č in pericolo: le viene, infatti, diagnosticata la leucemia e le occorre subito un trapianto di midollo. Sua madre (Caterina Guzzanti), non puň donarglielo e l'unico compatibile per la donazione potrebbe essere suo padre che non ha mai conosciuto e che non sa dove si trovi. Elsa si mette in viaggio alla ricerca del genitore di cui non sa nulla ed Edo (Rocco Fasano), un ragazzo che ha conosciuto in ospedale, decide di accompagnarla. Tra i due sembra non esserci nulla, a parte la condivisione della stessa malattia. Edo, a differenza sua, č quasi del tutto guarito dalla leucemia o almeno questo č quello che ha raccontato a Elsa...

"Noi anni luce", diretto da Tiziano Russo (“Skam-Italia 5”), e scritto da Isabella Aguilar (“Dieci inverni”, “Il primo giorno della mia vita”) e Serena Tateo (“Sbratz”), ispirato alla lontana al film del 2010 “So che ci sei” di Nadia Tass, cavalca la tendenza prolifica e di "successo" dei cosiddetti sick movie che raccontano il dramma della malattia vissuta per la maggior parte delle volte da giovani protagonisti, aggiungendo l’elemento romantico, come “Colpa delle stelle”, “Amore e altri rimedi”, la trilogia italiana “Sul piů bello” e il recente film Prime Video “Prima di andare via”.

Qui vediamo Elsa ed Edo, due ragazzi tanto diversi, appunto lontani anni luce l’una dall’altro per esperienze, stato sociale e mentalitŕ, avvicinarsi “grazie” alla malattia e alla paura della morte che cercano di esorcizzare insieme. Il viaggio, quello che la ragazza intraprende insieme all’amico alla ricerca del padre, č un altro topic ricorrente al cinema per raccontare il cambiamento nella vita dei protagonisti, metafora del percorso interiore di chi si trova in un momento difficile o di svolta.

Peccato che la storia presenti diverse situazioni improbabili che tolgono veridicitŕ a un film che vuole esplorare un dramma vissuto da molti e che sulla carta dovrebbe portare lo spettatore a un coinvolgimento emotivo, cosa che non accade: in primis c’č la vicenda del padre di Elsa che non sta in piedi e che ha dei risvolti surreali, ma non possiamo spiegarvi i particolari per non fare spoiler; cosě come il rapporto tra Elsa e la madre č poco approfondito e avrebbe meritato una cura maggiore, come tanti altri aspetti del film, data anche la delicatezza dell’argomento trattato.

"Noi anni luce" č rivolto a un pubblico giovane diretto da un regista che ha nel suo curriculum una serie come “Skam”, che ha tra i suoi protagonisti proprio Rocco Fasano, e che piů di tante altre serie e film in Italia ha saputo mostrare le nuove generazioni con coerenza e senza retorica, dimostrando una conoscenza profonda dei ragazzi, proprio per questo diventata in poco tempo di culto, cosa che non riesce a fare il film di Tiziano Russo nonostante le buone intenzioni e l’ispirazione a una storia vera.

23/07/2023, 23:47

Caterina Sabato